Di recente, l’ex presidente Donald Trump ha sostenuto il mining di Bitcoin, in quanto secondo lui è l’ultima ‘barriera’ contro le valute digitali delle banche centrali (CBDC).
Vediamo di seguito tutti i dettagli.
Summary
Trump vede nel Bitcoin la soluzione alla minaccia delle valute digitali delle banche centrali (CBDC)
Come anticipato, il candidato presidenziale Donald Trump è di nuovo al centro dell’attenzione per il suo crescente interesse verso le criptovalute.
Recentemente, ha infatti enfatizzato l’importanza del mining di Bitcoin (BTC). Durante un incontro a Mar-a-Lago, il resort di Trump a Palm Beach, l’ex presidente ha promesso di supportare il mining di Bitcoin qualora tornasse alla Casa Bianca.
L’incontro ha visto la partecipazione di varie figure del settore, inclusi rappresentanti della società di mining di Bitcoin quotata al Nasdaq, CleanSpark Inc., e di Riot Platforms. S.
Matthew Schultz, co-fondatore di CleanSpark, ha condiviso su X di aver incontrato Trump, affermando:
“Ho appena incontrato un grande fan del Bitcoin che apprezza ciò che stiamo facendo con CleanSpark Inc. in Georgia, Mississippi e Wyoming.”
Parallelamente, Trump ha dichiarato su Truth Social il suo desiderio che gli Stati Uniti producano tutti i Bitcoin rimanenti, motivando così il suo recente sostegno ai minatori. Inoltre, Trump ha criticato l’attuale presidente degli Stati Uniti Joe Biden, accusandolo di essere ostile nei confronti del BTC.
Trump ha sottolineato che tale posizione favorirebbe solo paesi come Cina e Russia, e ritiene che il mining di Bitcoin rappresenti l’ultima difesa contro le valute digitali delle banche centrali (CBDC) sviluppate da altre nazioni.
L’attività di mining di Bitcoin è da tempo oggetto di dibattito, in particolare per il suo elevato consumo energetico, criticato sia dai democratici che dagli attivisti ambientali di tutto il mondo.
Secondo i rapporti, gli Stati Uniti sono il maggiore consumatore di energia per il mining di Bitcoin, utilizzando un impressionante terzo del consumo elettrico globale per questa attività. Il paese impiega infatti 145,6 GWh all’anno.
La Cina è al secondo posto con 81,2 GWh, mentre il Kazakistan occupa la terza posizione con un consumo annuale di 50,9 GWh.
USA: le elezioni del 2024 potrebbero decidere il futuro degli ETF su Solana
Con l’approssimarsi delle elezioni presidenziali statunitensi del 2024, il destino degli exchange-traded fund (ETF) sulle altcoin, come Solana, potrebbe essere fortemente influenzato dall’esito politico.
Recentemente, la Securities and Exchange Commission (SEC) ha mostrato un certo allentamento, permettendo ai gestori di fondi di quotare ETF spot su Ethereum.
Tuttavia, il presidente della SEC, Gary Gensler, ha avvertito che ci vorrà del tempo prima che questi ETF siano disponibili. La vittoria di Trump potrebbe aumentare le probabilità di approvazione di un ETF su Solana.
Le speculazioni sui prossimi potenziali ETF crypto sono già iniziate, con Solana che emerge come uno dei principali candidati.
Cathie Wood, CEO e CIO di ARK Invest, ha affermato che le principali istituzioni finanziarie probabilmente si concentreranno sulle criptovalute principali quando proporranno nuovi ETF, citando Solana come un possibile obiettivo.
Franklin Templeton, che gestisce circa 1,64 trilioni di dollari in asset, ha elogiato la crescita significativa di Solana e ha suggerito il possibile lancio di un fondo altcoin:
“Su Solana, vediamo la visione di Anatoly di una singola macchina a stati atomici come un potente caso d’uso delle blockchain decentralizzate, riducendo l’asimmetria informativa. E siamo impressionati da tutta l’attività vista su Solana nel Q4 2023: DePIN, DeFi, Meme Coin, NFT, Firedancer.”
Nel frattempo, CoinShares ha registrato un aumento significativo delle partecipazioni in altcoin tra hedge fund e gestori patrimoniali, con particolare attenzione a Solana.
Considerando l’atteggiamento pro-crypto di Donald Trump, l’analista di Bloomberg ETF Eric Balchunas ha suggerito che una sua vittoria potrebbe creare un ambiente più favorevole per gli ETF su altcoin.
Trump potrebbe nominare un nuovo commissario della SEC con un approccio più permissivo verso le criptovalute.
Secondo Balchunas, una vittoria di Trump alle elezioni presidenziali del 2024 potrebbe spingere gli emittenti di ETF a presentare numerose nuove applicazioni alla SEC:
“Se vince Trump, potremmo vedere altre monete diventare ETF.”