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Nuovo traguardo di scaling per la blockchain di Ethereum (ETH)

Negli ultimi giorni è stato raggiunto un importante traguardo per quanto riguarda lo scaling della blockchain di Ethereum (ETH) e dei suoi layer-2 e layer-3.

Proprio ieri infatti si è registrato il massimo storico assoluto del numero delle transazioni giornaliere registrate complessivamente sul later-1 di Ethereum e su tutti i suoi layer superiori. 

Stando ai dati di L2BEAT, il TPS medio giornaliero sul layer-1 di Ethereum, ovvero la sua vera e propria blockchain, si è assetsato su un contenuto 13 tx/s, ma quello complessivo che comprende anche i layer superiori ha sfiorato le 246 tx/s. 

Basti pensare che sette giorni fa il TPS medio sul layer-1 era praticamente lo stesso, ma con i livelli superiori era ad appena 123 tx/s, ovvero circa la metà. Addirittura ad inizio anno era a soli 73 tx/s, mentre quello sul layer-1 è sempre stato più o meno attorno a 13. 

I second layer e lo scaling della blockchain di Ethereum (ETH)

Quello che sta facendo maggiormente la differenza è il layer-3 Xai, una soluzione di scaling per il gaming creata da Offchain Labs, l’azienda dietro Arbitrum One.

Da solo ieri ha fatto registrare un TPS di oltre 101 tx/s, seguito molto lontano dal layer-2 Base a circa 33 tx/s. 

Da notare che ci sono altri due layer superiori che hanno fatto registrare un TPS medio giornaliero superiore a quello di Ethereum, ovvero Arbitrum, con più di 20 tx/s, e Proof of Play Apex con quasi 16. 

Oltretutto anche Taiko e Blast stanno facendo registrare numeri interessanti, perchè sono entrambi sopra le 11 transazioni per secondo. 

L2BEAT monitora ben 74 chain, tra layer-1 (Ethereum), layer-2 e layer-3, anche se per una decina di queste non sta riuscendo a raccogliere dati. 

Negli ultimi dodici mesi il TPS medio giornaliero di Ethereum è rimasto più o meno sempre invariato attorno alle 12 o 13 tx/s, mentre quello complessivo era di appena 30 tx/s, ovvero poco più del doppio di quello fatto registrare sul layer-1. 

Ancora a febbraio di quest’anno il TPS complessivo era ancora solo a 40, ma dopo l’aggiornamento Dencun di marzo che ha abbattuto le fee sui layer superiori è schizzato prima a 100 e poi ultimamente anche ben oltre le 200 tx/s. 

Questo rende bene evidente che ormai la maggior parte delle transazioni all’interno dell’ecosistema Ethereum non avviene sul layer-1 (la blockchain nativa di Ethereum), perchè lì sono relativamente lente e costose, ma sui layer superiori dove sono più veloci e soprattutto molto più economiche. 

Le fee

Il costo medio per transazione sulla blockchain di Ethereum ieri è stato superiore ai 2$. Cinque giorni fa però era superiore a 6$, e una decina abbondante di giorni fa era salito anche a quasi 9$. Per non parlare del fatto che il 5 di marzo schizzò a oltre 30$.

Invece stando sempre ai dati di L2BEAT, ieri su Base il costo medio per transazione è stato di 0,4 millesimi di dollaro, ovvero 0,0004$. 

Su Optimism è stato di 1 millesimo, e su Arbitrum poco superiore ai 2 millesimi e mezzo. 

La differenza è davvero notevole, e questo è dovuto al fatto che sul layer-1 non si riescono a ridurre i costi aumentando le TPS, mentre i layer superiori possono scalare con molta più facilità. 

Va ricordato che il costo medio della singola transazione dipende dal livello di congestione della rete, quindi una rete che supporta TPS maggiori riesce a smaltire molto più velocemente la coda delle transazioni in attesa, riducendo di molto la congestione. 

Invece sui layer-1 come Ethereum e Bitcoin non si riesce ad aumentare il numero delle transazioni convalidate al secondo, e così risulta essere molto difficile ridurre la congestione in caso di molte richieste. 

Il prezzo di ETH

Questo notevole aumento di attività on-chain non ha però avuto effetti positivi sul prezzo di ETH, anche perchè ETH si utilizza per pagare il costo delle transazioni sul layer-1.

Una decina di giorni fa era risalito sopra i 3.800$, ma a partire da venerdì 7 giugno ha iniziato a scendere. 

Prima si è riportato a 3.600$, e poi è sceso anche sotto i 3.500$.

In particolare venerdì scorso per un breve momento era sceso anche sotto i 3.400$, ma a quel punto ha fatto registrare un veloce rimbalzo che di fatto lo ha poi riportato attorno ai 3.500$. 

I livelli di prezzo attuali sono in linea con quelli di metà di aprile prima che si innescasse il sell-the-news anticipato su Bitcoin una settimana circa prima dell’halving

All’epoca il prezzo di ETH scese fino a 3.000$, per poi scendere anche sotto i 2.900$ nel corso del mese di maggio. 

Si è poi ripreso dopo la notizia della possibile approvazione degli ETF su ETH spot negli USA (cosa poi avvenuta), ma dato che si è ancora in attesa del loro sbarco effettivo in borsa in questo momento c’è ancora molta calma ed incertezza. 

Da notare che il prezzo attuale di ETH è ancora del 28% inferiore rispetto ai massimi assoluti di fine 2021, mentre ad esempio quello di BTC è a -% dai massimi assoluti di marzo. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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