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KPMG: il real estate nella DeFi è nelle mani degli operatori istituzionali

Kunal Bhasin, co-leader per gli asset digitali di KPMG Canada, ha affermato che saranno gli operatori istituzionali a portare il real estate nella DeFi. Secondo lui, la tokenizzazione potrebbe cambiare i proprietari dei grandi edifici commerciali. 

KPMG: per Kunal Bhasin saranno gli operatori istituzionali a portare il real estate nella DeFi 

In un’intervista rilasciata durante il Toronto Collision Conference, Kunal Bhasin, co-leader per gli asset digitali di KPMG Canada, ha espresso il suo pensiero in merito al settore real estate (o immobiliare) e Finanza Decentralizzata (DeFi). 

Bhasin ha affermato che il settore del real estate è in mano agli operatori istituzionali della DeFi. Saranno loro ad acquistare quote di immobili commerciali di alto valore, non appena ci saranno le opportunità. 

Per fare un esempio pratico, il co-leader di KPMG ha detto che la tokenizzazione potrebbe consentire ai “family office” di possedere una fetta del principale centro commerciale di Toronto, l’Eaton Center, e di altri grandi edifici.

Questo significherebbe che i nuovi proprietari dei grandi edifici commerciali saranno gli operatori della DeFi, invece che gli storici gestori di fondi immobiliari e pensionistici con grandi disponibilità economiche. 

Bhasin però sottolinea che tale situazione sarà possibile solo quando l’attività di DeFi da parte delle istituzioni sarà più “autorizzata”. 

“Le istituzioni riconoscono l’efficienza che porta una tecnologia finanziaria decentralizzata, ma vogliono conoscere i partecipanti con cui interagiscono”.

KPMG: il real estate nella DeFi solo grazie agli operatori istituzionali e un ambiente più autorizzato

Il co-leader di KPMG, Bhasin, è convinto che una volta che l’ambiente sarà più “autorizzato” e che gli operatori istituzionali della DeFi saranno attivi, il real estate entrerà a pieno nella Finanza Decentralizzata. 

Anzi, Bhasin ha previsto che questo diventerà uno dei maggiori casi di utilizzo istituzionale del settore delle criptovalute.

Bè in realtà, in El Salvador dove Bitcoin è valuta legale dal 2014, il real estate fa già parte della rivoluzione digitale del Paese. 

Giusto ad aprile, infatti, Bitfinex Security ha introdotto il debt token in El Salvador. Si tratta di obbligazioni tokenizzate che servono per ottenere il capitale necessario per costruire un grande complesso alberghiero Hampton by Hilton, nei pressi dell’aeroporto internazionale del Paese sudamericano. 

Nello specifico, il debt token HILSV mira a raccogliere 6,25 milioni di dollari, con un premio del 10% e una durata di 5 anni a fronte di un investimento minimo di 1.000 dollari. 

Il token HILSV girerà sulla sidechain di Bitcoin, Liquid Network, e verrà negoziato in dollari USA e in stablecoin USDT. 

La situazione in Spagna: comprare case in Bitcoin

A febbraio 2024, poi, più che tokenizzazione del settore immobiliare, si è parlato di come in Spagna è possibile acquistare casa in Bitcoin. 

E infatti, l’agenzia immobiliare di Spain Homes ha stretto una collaborazione con Binance Pay, l’app di pagamento contactless di Binance, per rendere possibile l’acquisto di immobili in crypto. 

La Spagna non è nuova a questo genere di cose. Un caso sporadico del 2022 vedeva una villa a Marbella messa in vendita dal suo proprietario al prezzo di 4,3 milioni di euro, con la possibilità di pagarla anche in Bitcoin (BTC) e Ethereum (ETH). 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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