News importanti: Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti, ha espresso per la prima volta il suo sostegno alle crypto.
In particolare ha promesso di incentivare l’innovazione tecnologica e di garantire regole trasparenti per proteggere consumatori e investitori nel settore degli asset digitali. Vediamo di seguito tutti i dettagli.
Summary
La vicepresidente Kamala Harris promette regole trasparenti per il settore crypto e protezione dei consumatori: le news
Il 22 settembre, durante una raccolta fondi a Wall Street, Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti e candidata presidenziale per il Partito Democratico, ha parlato per la prima volta pubblicamente delle crypto.
Il suo discorso rappresenta un passo significativo per l’industria degli asset digitali, poiché Harris ha promesso di sostenere l’innovazione tecnologica. Allo stesso tempo, giura di garantire la protezione dei consumatori e degli investitori.
Nel suo intervento, Harris ha sottolineato l’importanza di creare un ambiente aziendale sicuro, con regole chiare e trasparenti che favoriscano la crescita di settori come l’intelligenza artificiale e le criptovalute.
“Collaboreremo insieme per investire nella competitività dell’America e nel suo futuro. Incoraggeremo tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale e gli asset digitali, proteggendo al contempo i nostri consumatori e investitori.”
Questa dichiarazione, avvenuta durante la campagna elettorale presidenziale, è vista come un segnale di apertura da parte di Harris nei confronti del settore crypto.
L’industria, infatti, aveva precedentemente sollevato dubbi sull’approccio che la vicepresidente avrebbe adottato. Specialmente considerando la posizione più cauta del presidente Joe Biden verso le criptovalute.
Biden, infatti, è stato percepito come meno favorevole al settore, con la sua amministrazione che ha avviato diverse azioni di regolamentazione e controllo contro le principali piattaforme di criptovalute negli Stati Uniti.
La dichiarazione di Harris rappresenta un cambiamento importante, poiché sembra indicare un allontanamento da una visione di stretta regolamentazione verso una più equilibrata. La quale bilancia l’innovazione tecnologica con la necessità di proteggere gli interessi pubblici.
“Creeremo un ambiente aziendale sicuro con regole coerenti e trasparenti”, ha continuato Harris, promettendo anche di ridurre la burocrazia e di incentivare investimenti in settori chiave come i semiconduttori e l’energia pulita.
Il contrasto con Donald Trump e le reazione del comparto crypto
La posizione di Kamala Harris sulle criptovalute è particolarmente significativa nel contesto della campagna elettorale presidenziale. Ciò poiché il suo principale rivale, Donald Trump, ha adottato un approccio fortemente favorevole al settore.
Trump si è già dichiarato “il presidente delle criptovalute” e ha promesso di licenziare Gary Gensler, presidente della Securities and Exchange Commission (SEC). Agenzia che ha portato avanti numerose azioni legali contro le principali società crypto.
Trump ha abbracciato l’industria delle criptovalute in maniera più esplicita, rilasciando anche collezioni di token non fungibili (NFT) e sostenendo piattaforme legate alla sua famiglia.
Questa competizione elettorale ha quindi posto il settore delle criptovalute al centro del dibattito politico, rendendolo un tema chiave per i candidati.
Le società statunitensi di criptovalute, come Coinbase, Ripple e Gemini, hanno già speso circa 120 milioni di dollari per influenzare le elezioni di novembre. Dimostrando dunque quanto sia diventato cruciale il tema delle criptovalute per l’industria.
La risposta dell’industria alle dichiarazioni di Harris è stata ampiamente positiva, anche se con qualche cautela. Faryar Shirzad, responsabile delle politiche di Coinbase, ha definito il discorso di Harris “una dichiarazione importante e costruttiva”.
Shirzad ha apprezzato il fatto che Harris abbia riconosciuto l’importanza dell’innovazione legata agli asset digitali, mettendola sullo stesso piano dell’intelligenza artificiale.
Pur sottolineando che non è altrettanto avanzato quanto le posizioni prese da Donald Trump. Tuttavia, alcuni leader del settore crypto hanno espresso preoccupazioni riguardo a cosa significhi esattamente “proteggere i consumatori e gli investitori”.
Jake Chervinsky, responsabile legale della società di venture capital Variant, ha commentato:
“Questo è un progresso, e il progresso è positivo. Ma ‘proteggendo i nostri consumatori e investitori’ potrebbe significare molte cose.”
Chervinsky ha poi aggiunto che alcuni regolatori anti-crypto utilizzano la “protezione dei consumatori” come un pretesto per ostacolare l’industria.
Alexander Grieve, vice presidente delle relazioni governative presso Paradigm, ha accolto con favore le parole di Harris, definendole “incoraggianti”.
Il futuro delle criptovalute nella politica americana
Il futuro delle criptovalute negli Stati Uniti sembra sempre più legato alla politica, con entrambi i principali candidati presidenziali che riconoscono l’importanza di questo settore emergente.
La dichiarazione di Kamala Harris è un passo avanti verso una maggiore accettazione dell’industria da parte delle istituzioni governative. Tuttavia, molto dipenderà dai dettagli delle politiche che verranno implementate in futuro.
L’approccio di Harris, più cauto rispetto a quello di Trump, potrebbe attrarre gli elettori che desiderano un equilibrio tra innovazione e regolamentazione.
D’altra parte, il sostegno incondizionato di Trump all’industria crypto potrebbe fare leva su chi cerca un’espansione più rapida e meno controllata del settore.
Le criptovalute continueranno a essere un tema centrale della campagna elettorale del 2024, e con milioni di dollari in gioco, il risultato delle elezioni potrebbe avere un impatto profondo sul futuro di questo settore negli Stati Uniti.