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Prezzo di Bitcoin tornato sopra i 65k USD: ecco cosa fare

Ieri, per la prima volta dal 26 agosto, il prezzo di Bitcoin è tornato sopra i 65k USD. 

Anzi, è arrivato fino a quasi 66.000 USD, ma senza raggiungerli. 

La risalita del prezzo di Bitcoin fino ai 65k USD

La risalita in corso del prezzo di BTC in realtà è iniziata il 19 settembre. 

A dire il vero in precedenza, dal 7 al 14 settembre, aveva fatto segnare un forte rimbalzo, dopo essere sceso ad inizio mese fin sotto i 53.000 USD. 

Quello però era un semplice rimbalzo, dato che l’approdo finale a circa 60.000 USD non aveva fatto altro che riportare il prezzo da dove era iniziata la discesa di fine agosto. 

Ciò che è successo dopo infatti è più interessante. 

A partire dal 19 settembre si è innescata una nuova dinamica, che non si vedeva da tempo sul mercato di Bitcoin, è che ha le potenzialità per proseguire. 

Le borse cinesi

Tale dinamica sembra essere connessa all’andamento delle borse cinesi. 

Prendendo come riferimento l’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong, si scopre che a partire dalla seduta del 17 dicembre ha iniziato ad inanellare una lunga serie consecutiva di sedute positive, compresa quella di oggi. 

Basti pensare che l’ultima settimana per le borse cinesi è risultata essere la migliore in assoluto addirittura dal 2008 ad oggi.

Rispetto alla chiusura del 16 settembre, l’indice Hang Seng ora è a +18%, e rispetto alla chiusura di agosto è comunque a quasi +15%. 

Anche la borsa giapponese di Tokyo sta andando bene, con un +8% dalla chiusura del 16 settembre, ed un quasi +3% dalla chiusura di agosto. 

Confrontando l’andamento dell’indice Hang Seng, durante le ore di apertura della borsa di Hong Kong, con l’andamento del prezzo di Bitcoin si coglie una chiara somiglianza. Ciò dovrebbe essere dovuto ad una causa comune. 

La banca centrale cinese

Tale causa comune potrebbe essere ricondotta ad un incremento della liquidità sui mercati finanziari cinesi. 

Infatti da qualche giorno a questa parte la banca centrale della Cina (PBoC, People Bank of China) ha dato il via ad una nuova fase di politica monetaria espansiva. 

Per prima cosa ha tagliato i tassi di interesse, ed in seconda battuta si è diffusa l’indiscrezione che stia valutando una maxi-iniezione da 142 miliardi di dollari per le grandi banche statali. 

Sono bastate queste due notizie, di cui una confermata ma l’altra ancora no, per rendere euforiche le borse cinesi nelle ultime sette sedute. 

Va ricordato che la PBoC nel biennio 2020/2021 non fece un QE delle proporzioni di quello della Fed. La banca centrale statunitense nel giro di un anno e mezzo più che raddoppiò il proprio bilancio, mentre la PBoC si limitò nel medesimo periodo ad un +8%. 

In seguito la Fed fu costretta a ridurre un po’ il proprio bilancio, mentre la PBoC ha continuato ad espanderlo con un altro +17% fino a dicembre dell’anno scorso. 

Tuttavia nel corso della prima metà del 2024 anche la PBoC lo aveva ridotto di un po’, ma tale decremento si è interrotto a maggio. 

L’impatto su Bitcoin

La nuova politica monetaria espansiva della PBoC sta di fatto aumentando la liquidità presente sui mercati cinesi ed asiatici. 

La conseguenza è un incremento dei prezzi degli asset scambiati su quei mercati, e dato che in realtà anche Bitcoin viene acquistato dai cinesi, all’estero, anche il prezzo di BTC ne sta approfittando. 

Occorre ricordare che sebbene in Cina sia formalmente vietato acquistare Bitcoin sugli exchange, molti cinesi riescono ad andarlo a comprare su exchange esteri, e lo Stato cinese non sembra che si stia realmente opponendo a ciò. 

L’indice Hang Seng in realtà è in risalita fin da febbraio, anche se tale risalita sembrava essersi fermata per l’appunto a maggio. Ma dopo una una discesa, terminata ad inizio agosto, ha iniziato una nuova risalita che lo ha riportato negli ultimi giorni sui massimi annuali, superiori del 5% a quelli di maggio. 

Oltretutto i livelli attuali sono ben inferiori non soltanto rispetto ai massimi storici, ma anche rispetto ai massimi dell’anno scorso. In altre parole sembra avere le potenzialità per crescere ancora. 

Per Bitcoin il discorso è diverso, perchè i massimi storici risalgono a marzo di quest’anno, ed attualmente il prezzo è a -11% rispetto a quei livelli. Ma BTC ultimamente ha iniziato a risalire proprio mentre si stava risvegliando anche la borsa di Hong Kong, grazie molto probabilmente proprio alla nuova politica monetaria espansiva della PBoC. 

Le previsioni sul prezzo di Bitcoin dopo la rottura dei 65k USD

Ora la domanda che in molti si stanno facendo è: questa risalita proseguirà? E, in caso negativo, il prezzo di Bitcoin riuscirà a rimanere sopra i 65.000 USD?

Su queste previsioni non c’è accordo tra gli analisti. 

Da un lato c’è il trend delle borse cinesi che potrebbe proseguire, aiutando il prezzo di Bitcoin magari a tornare addirittura sui 70.000 USD. 

Dall’altro però c’è anche il trend di medio/lungo periodo del prezzo di Bitcoin, che in genere negli anni dell’halving e delle elezioni americane vede iniziare la bullrun nella seconda metà di ottobre. 

Ciò che è accaduto negli ultimi giorni non è sufficiente nè ad indicare una chiara inversione di trend, nè a ritenere plausibile un inizio così tanto anticipato della bullrun. 

Tuttavia se le borse cinesi continueranno a spingere, non è affatto impossibile un ritorno del prezzo di Bitcoin anche sopra i 70.000 USD. 

Ricordiamo che il record storico, toccato a marzo, è stato di 73.800 USD, e che da allora non è mai più riuscito a tornare in pianta stabile nemmeno sopra i 72.000 USD. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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