L’intervista a Paolo Ardoino, di Tether, realizzata da The Cryptonomist in occasione del Plan B Forum di Lugano, offre uno spaccato illuminante sul percorso di espansione e sulle ambizioni future di questo evento dedicato alla filosofia e all’ecosistema del Bitcoin. In un dialogo che spazia dai successi recenti ai progetti in pipeline, Ardoino riflette sui traguardi raggiunti dal Plan B, che sta attirando un pubblico sempre più vasto e un gruppo di speaker di alto profilo, non solo legati al Bitcoin come valuta, ma anche come simbolo di libertà finanziaria e innovazione.
Durante l’intervista, Ardoino esplora le sinergie locali create a Lugano, come la partnership con il Lugano Football Club, mostrando come Plan B stia promuovendo l’adozione del Bitcoin anche tramite percorsi educativi. Inoltre, rivela progetti tecnologici di Tether che puntano a trasformare il settore, dalla tokenizzazione di asset reali a soluzioni connesse all’intelligenza artificiale. Ardoino discute anche il potenziale impatto delle prossime elezioni statunitensi sul mondo delle criptovalute, evidenziando come Bitcoin stia ormai consolidando il suo ruolo nel dibattito pubblico e nella politica internazionale. Questa intervista offre una visione completa sull’evoluzione di Plan B e sulle prospettive di Tether, aprendo una finestra sui futuri scenari tecnologici e regolamentari della blockchain.
Summary
Il programma Plan B di Lugano e la visione di Paolo Ardoino
Plan B ha visto comunque una crescita considerevole e molta attenzione negli ultimi anni e le volevo chiedere quali sono stati i traguardi e i successi più importanti raggiunti e che cosa l’ha sorpresa di più quest’anno?
Beh, innanzitutto il numero di persone sta aumentando, gli speaker sempre, abbiamo un paniere di speaker che è super interessante . Abbiamo anche speaker nuovi e l’idea è sempre di portare un po’ di novità ed espanderci dal solo mondo del bitcoin, quindi non parlare solo di bitcoin come valuta ma come idea, cioè come idea di libertà finanziaria e applicare quindi questa idea a tanti altri concetti. Come la libertà tecnologica e di educazione per esempio, quindi vogliamo coprire comunque tante aree diverse e non vogliamo che sia un evento diverso dagli altri. Mi piace molto anche l’evento di Praga, di BTC Prague, quello però è molto “bitcoin puro”. Noi non pensiamo a bitcoin solo come valuta, ma pensiamo a tutti gli usi e casi possibili del bitcoin, io voglio fare un evento legato al bitcoin come idea, come filosofia, come modo di vivere.
I feedback degli utenti Bitcoin
Quali feedback hai ricevuto dagli utenti attuali di Plan B e come questi contribuiscono a migliorare la piattaforma in sé e se ci sono stati casi d’uso o adozioni locali che vi hanno colpito particolarmente?
Intanto oggi, alle 12:30 , annunciamo la partnership con Lugano Football Club. È una partnership che mi piace molto. Negli ultimi anni dal 2022-21 abbiamo visto tutte queste aziende del mondo crypto che mettevano il loro logo sulle maglie delle squadre di calcio. Noi abbiamo due possibilità: scegliere se mettere Tether o se mettere il logo del bitcoin sulla maglia di una squadra che sta facendo molto bene (anche in Europa League). Abbiamo scelto di mettere il logo del bitcoin, non quello di Tether, perché il messaggio che vogliamo dare è un messaggio educativo. Vogliamo che le persone si interessino al bitcoin anche tramite lo sport, siccome è un po’ l’evidenza che noi non lo stiamo facendo come un pitch marketing, altrimenti da tutte le parti ci sarebbe Tether, invece lo stiamo facendo veramente come strumento educativo.
La visione a lungo termine del Plan B secondo Paolo Ardoino
Qual è la sua visione a lungo termine per Plan B e come immagina la crescita futura sia in termini di innovazione tecnologica che di consapevolezza da parte degli utenti e del popolo in generale?
Intanto siamo partiti da un esperimento concreto. Molto spesso si parla di metaverso, il nostro mondo è estremamente digitale e quando si sta troppo nel digitale si perde forse la connessione con il mondo reale. Quindi le persone che poi pretendiamo che usino quello che creiamo, sono i commercianti, sono le persone che magari guidando un taxi, insegnano a scuola, fanno mille altri lavori che non sono quelli del geek crypto.
Noi volevamo provare su un territorio reale, su un territorio circoscritto effettivamente, l’efficacia di quello che abbiamo creato e studiato fino ad oggi (ed è uno dei test più importanti), finché non lo provi non saprai mai se poi funziona. Poi invece stiamo vedendo che tra le università, a Lugano ci sono tre università che ci danno supporto, ci sono più di 350 commercianti che hanno integrato il sistema di pagamento in Bitcoin, USDT e LVGA, che è il nostro bitcoin locale, abbiamo potuto capire quali sono i dubbi delle persone, le problematiche e quindi affinare i prodotti.
Quindi lei pensa che l’interazione con le persone è stata una delle chiavi importanti per questo progetto?
Sicuramente sì, anche perché se non lo facciamo per le persone non c’è motivo di farlo.
Il futuro di Tether (USDT)
Passando a Tether invece, quali sono le novità che entusiasmano maggiormente Tether in vista del 2025 e se ci sono nuove funzionalità, aggiornamenti o partnership che comunque dovremmo tenere d’occhio noi?
Abbiamo un sacco di progetti quasi pronti per essere lanciati, un progetto di tokenizzazione che va dalla tokenizzazione delle azioni, obbligazioni, fondi, ma anche creazione di nuove stablecoin che verranno lanciate a fine novembre.
Oggi dirò un po’ nel mio speech che si chiama Unstoppable Together, darò un po’ una visione di quello che andiamo a creare, abbiamo dei prodotti legati all’intelligenza artificiale, ad altri real world assets, quindi oggi faccio un preannuncio senza dare troppe informazioni ma abbiamo più di dieci progetti nella pipeline quasi in dirittura d’arrivo che secondo me sono strepitosi.
E proprio qui volevo arrivare. Perché lei ha nominato le nuove tecnologie: non limitarsi semplicemente a vedere il bitcoin come solo bitcoin ma a tutte le possibilità che ha davanti. Ha nominato adesso l’intelligenza artificiale. Sarà una chiave del 2025 per quanto riguarda Tether? Sarà una chiave per quanto riguarda il mondo crypto in generale?
Tether ha investito già più di un miliardo di dollari per acquisire la maggioranza di Northern Data che è un’azienda che si sta focalizzando sulla creazione di infrastruttura per l’intelligenza artificiale, ha acquisito più di 24 mila chip Nvidia, è uno dei player indipendenti più grandi al mondo e quindi con loro stiamo studiando un bel po’ di prodotti legati al mondo delle AI, sempre però pensati con la filosofia del bitcoin. Il mio problema con le AI è che è uno strumento così potente ed è uno strumento che ad oggi è già politicizzato e centralizzato, quindi vogliamo portarlo ad essere uno strumento che condivida l’idea del bitcoin di decentralizzazione, di privacy e di trasparenza dall’altro punto di vista.
Le elezioni negli Stati Uniti
Con le prossime elezioni statunitensi potrebbe cambiare la regolamentazione delle criptovalute, in particolare bitcoin?
Secondo me la cosa interessante delle elezioni americane è che il bitcoin è diventato campo non di battaglia ma di discussione, io spiegavo sul palco del panel che dopo 10-15 anni di battaglie che il mondo crypto ha fatto, ce l’abbiamo fatta! Sai che ci sono i 4 stadi dell’adozione, prima ti ignorano, poi ridono, poi ti attaccano e poi ti accettano Siamo arrivati all’accettazione! Con l’etf di blackrock, con il fatto che bitcoin fa parte della campagna elettorale da tutte e due le parti, quindi sarà interessante vedere come si evolverà la nostra industria, la nostra comunità. Quando è finita la battaglia, per 10 anni sei sempre lì che cerchi di spiegare, quando tutto quello è finito, quindi c’è solo la calma, cosa succederà? Come ci evolveremo? Secondo me è una domanda super interessante.
Tether è pronta per un eventuale cambiamento di leadership politica per quanto riguarda gli Stati Uniti?
Devo dire che il mondo sta guardando gli Stati Uniti. Ovviamente, certo. Però secondo me chiunque vinca sarà un net positive per il mondo delle crypto, perché ormai è sdoganato, è parte fondamentale della vita di decine di milioni di cittadini negli Stati Uniti, quindi sono molto positivo sull’outcome.

