Ieri il prezzo delle azioni Coinbase in borsa ha perso più del 15% in un solo giorno.
Il calo è avvenuto contemporaneamente al ritorno del prezzo di Bitcoin prima sotto i 72.000$ e poi anche sotto i 70.000$.
Summary
Il prezzo delle azioni Coinbase
Mercoledì il prezzo delle azioni di Coinbase (COIN) aveva chiuso la seduta di borsa al Nasdaq sopra i 211$.
Ieri invece ha aperto a 203$, ovvero con un -3.5% già in apertura.
Poco prima erano usciti alcuni dati riguardanti l’economia statunitense, ed in particolare il mercato del lavoro, e questi avevano messo un pochino in subbuglio tutte le borse USA.
Ad esempio il Dollar Index di colpo era sceso da 104,0 punti a 103,8 punti, per poi rimbalzare quasi immediatamente e riportarsi quasi a 104.2 punti. Nel corso del resto della seduta si è poi più o meno assestato sui 104,1 punti, per poi però tornare sotto i 104 punti.
Il problema non era legato specificatamente a Coinbase, tanto che in apertura anche l’indice S&P500 era sceso di colpo dell’1%.
La divergenza si è innescata in un secondo momento.
Il crollo del prezzo delle azioni Coinbase (COIN)
Non si è trattato di un crollo improvviso, ma di un continuo calo.
Da notare che il calo dell’indice S&P500 è proseguito fino a -1,6% nell’ora successiva, poi di fatto si era fermato. Un’ultima piccola discesa a fine seduta lo ha poi portato a -1,8%.
Invece il calo del prezzo delle azioni Coinbase è continuato in modo praticamente ininterrotto fino alla chiusura della seduta.
Dopo due ore era già a -9%, e dopo quattro ore aveva superato il -10%.
In chiusura di seduta si è portato prima a 181$, e poi a 179$.
Il motivo del crollo
In realtà se si estende l’analisi indietro nel tempo anche solo di poche settimane si scopre che il 10 di ottobre il prezzo delle azioni Coinbase era inferiore a 165$.
Il giorno successivo, quando il prezzo di Bitcoin tornò ampiamente sopra i 62.000$, il titolo COIN era già salito a 179$, ovvero il livello attuale.
Quindi tra il 14 ed il 18 ottobre c’era stata una risalita probabilmente un po’ eccessiva, generata probabilmente da un leggero eccesso di entusiasmo o da un eccessivo anticipo rispetto alle tempistiche dell’andamento del prezzo di Bitcoin sul medio periodo.
Non va dimenticato che i mercati cercano sempre di anticipare i trend, con una specie di competizione a chi li anticipa prima. Questo spesso induce alcuni speculatori a muoversi un po’ troppo presto, e quando ciò accade c’è il rischio che si formino delle mini-bolle speculative, di breve durata e di portata molto contenuta, dovute per l’appunto ad eccesso di anticipo.
Inoltre non bisogna dimenticarsi che il Dollar Index tende a scendere dopo le elezioni USA, favorendo così la risalita del prezzo di Bitcoin, ma manca ancora qualche giorno al 5 novembre.
E così già il 18 ottobre il prezzo delle azioni Coinbase era arrivato a più di 210$, e quel livello ha di fatto tenuto fino all’altro ieri. Ieri invece la mini-bolla si è sgonfiata.
L’andamento sul medio-lungo periodo
Prendendo come riferimento i 179$ della chiusura di ieri, non va dimenticato che a inizio settembre il prezzo delle azioni Coinbase era sceso anche sotto i 150$.
Quindi al netto della mini-bolla della seconda metà di ottobre, il livello di prezzo attuale non fa ancora alcuna paura.
Oltretutto il minimo del 2024 sono i 114$ di inizio febbraio, e da allora il guadagno cumulato è ancora del 55%.
Da notare che a dicembre dell’anno scorso, quando era in atto una bullrun crypto, il prezzo era arrivato a 187$, quindi il livello attuale è comunque inferiore al massimo dell’anno scorso. Questo in effetti potrebbe non essere un buon segnale, ma dato che nel corso del 2024 una situazione del genere si è già verificata diverse volte sembra che la situazione attuale sia ancora nella norma.
Secondo diversi analisti il prezzo delle azioni di Coinbase, in caso di nuova bullrun crypto, potrebbe salire ben oltre i massimi annuali, anche sopra i 300$.
Il prezzo di Bitcoin
Per Bitcoin invece il discorso è leggermente diverso.
Se infatti COIN è tornato vicino ai livelli del 10 ottobre, BTC è ancora molto sopra.
Questo si deve al fatto che sul prezzo di Bitcoin nella seconda metà di ottobre non si è gonfiata alcuna mini-bolla.
A dire il vero una minuscola mini-bolla potrebbe essersi gonfiata a partire da venerdì scorso, sempre a causa di un piccolo eccesso di anticipo, ma se il 25 ottobre il prezzo è salito da 67.000$ a 69.000$, la discesa di ieri lo ha riportato sopra quest’ultima soglia.
Semplicemente nei giorni scorsi ha provato a rimanere sopra i 72.000$, ma senza riuscirci. D’altronde il Dollar Index è ancora su livelli relativamente alti, e per vedere il prezzo di BTC salire mentre DXY scende probabilmente occorrerà attendere una discesa di quest’ultimo sotto i 103,5 punti.
Mancano pochi giorni alle elezioni USA, e soprattutto in caso di vittoria di Donald Trump il prezzo di Bitcoin potrebbe tornare a salire, seguito da quello delle azioni Coinbase.