Il risultato delle elezioni presidenziali USA del 2024 ha prodotto record anche per quanto riguarda i volumi di scambio degli ETF su Bitcoin, in particolare quello di BlackRock.
Il fatto è che di colpo è aumentato molto l’interesse, non solo dei mercati, per BTC, e dato che c’erano le condizioni per nuovi record questi non hanno tardato ad arrivare.
Summary
Il record dell’ETF su Bitcoin di BlackRock dopo la vittoria di Trump alle elezioni USA
L’ETF su Bitcoin spot di BlackRock, IBIT, è stato lanciato l’11 gennaio di quest’anno.
Già il primo giorno di contrattazioni fece registrare volumi di scambio superiori al miliardo di dollari, mentre a marzo, quando BTC fece registrare i precedenti massimi annuali di prezzo, i volumi giornalieri sfiorarono i 4 miliardi di dollari.
Ieri invece sono stati superati i 4,2 miliardi di dollari, nuovo record massimo assoluto per i volumi di scambio giornaliero di IBIT.
Tra l’altro, già dopo soli pochi minuti dall’apertura della sessione di borsa di ieri aveva superato il miliardo di dollari di volumi di scambi giornalieri, quindi tale record è stato causato proprio dai risultati delle elezioni, arrivati prima dell’apertura delle borse USA.
Da notare però che già il 29 ottobre aveva superato i 3 miliardi, cosa che conferma che l’attenzione dei mercati tradizionali nei confronti di Bitcoin era già alta da qualche settimana.
Ad esempio il 25 settembre i volumi di scambio giornaliero di IBIT furono inferiori ai 500 milioni, ed ancora il 9 ottobre erano stati di poco superiori ai 600 milioni.
La svolta c’è stata a partire dall’11 ottobre, ovvero da quando ha iniziato a diffondersi l’ipotesi di una vittoria di Donald Trump.
L’interesse per Bitcoin
Quello che però è successo a partire dal 25 ottobre va anche al di là della vittoria di Trump.
In altre parole vi sono in atto due dinamiche simultanee, una di breve periodo legata all’esito delle elezioni presidenziali USA, ed un’altra di medio periodo legata invece al ciclo storico di Bitcoin.
Queste due dinamiche ieri si sono sommate, dopo la diffusione della notizia della vittoria di Trump, tanto che il volume di ricerche giornaliere della parola bitcoin su Google si è di colpo impennato.
Erano mesi che l’interesse nei confronti di BTC era estremamente basso, rispetto ai picchi di marzo, ed anzi a partire dalla seconda metà di agosto era persino sceso ancora.
Il picco minimo annuale da questo punto di vista è stato toccato proprio attorno al 25 settembre, anche se l’interesse è rimasto molto basso fino al 24 ottobre.
Dal 25 invece ha iniziato a risalire, proprio perché si tratta di una dinamica di medio periodo che ieri si è andata a sommare a quella di breve.
A marzo l’interesse crebbe molto fin dall’ultima settimana di febbraio, per poi rimanere alto praticamente fino ad aprile. Inoltre a metà aprile ci fu un altro picco, anche se decisamente più basso.
Le performance generali degli ETF su Bitcoin spot
Questa dinamica è resa ancora più chiara dagli afflussi giornalieri complessivi su tutti gli ETF su BTC spot.
A partire dal 23 ottobre si sono verificate ben sette sedute di borsa consecutive con afflussi netti, con un picco superiore agli 890 milioni il 30 ottobre.
In seguito ce ne sono state tre con deflussi netti, con un picco di -540 milioni il giorno prima delle elezioni.
Ieri invece c’è stato un afflusso complessivo netto superiore ai 620 milioni, quindi elevato ma non da record.
Va ricordato che il record giornaliero assoluto è di poco superiore al miliardo di dollari, quindi gli 890 milioni del 30 ottobre non ci sono andati lontano. Inoltre la media giornaliera fino ad oggi è di circa 116 milioni, quindi anche il dato di ieri va considerato decisamente importante.
L’impatto della vittoria di Trump
Secondo il Chief Analyst di Bitget Research, Ryan Lee, sul breve periodo la vittoria di Trump potrebbe anche generare FOMO, spingendo così il prezzo di Bitcoin verso nuovi massimi.
Di conseguenza gli ETF su BTC potrebbero far registrare altre giornate di afflussi netti positivi, e la cosa indicherebbe che le istituzioni di Wall Street sono ottimiste sulle prospettive di questo mercato. Infatti Lee fa notare che il rapporto long-short degli account nel mercato dei futures è inferiore a 1, e ciò suggerisce che gli investitori istituzionali sul mercato crypto stiano assumendo posizioni long tramite i futures.
Lee aggiunge:
“Nel medio e lungo termine, l’elezione di Trump potrebbe beneficiare il BTC, ma la sua direzione politica potrebbe anche aumentare l’inflazione negli Stati Uniti, con i tassi di interesse che potrebbero rimanere al di sopra del 3,5% nel medio e lungo termine. Con la vittoria repubblicana al Congresso, potrebbero esserci sviluppi favorevoli nel quadro normativo per il mercato delle criptovalute, il che sarebbe un fattore positivo a lungo termine per il settore.”
Infine rivela che sul mercato dei derivati la volatilità implicita delle opzioni è in aumento, così come l’open interest che è aumentato di 900 milioni di dollari. Questo suggerisce che i trader stiano scommettendo su un’elevata volatilità.
Conclude dicendo:
“Con la capitalizzazione di mercato delle stablecoin che ha raggiunto un nuovo massimo e fluttua intorno ai 160 miliardi di dollari, c’è spazio per una leva significativa nel mercato, potenzialmente spingendo il BTC a raggiungere i 100.000 dollari entro i prossimi tre mesi.”