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Ipotesi correzione sul prezzo di Bitcoin

Da ieri ha iniziato a circolare insistentemente l’ipotesi che potrebbe esserci una nuova correzione sul prezzo di Bitcoin. 

D’altronde una c’è già stata, e non sembrano esserci segnali di una possibile ripartenza a breve della bullrun. 

Le precedenti correzioni sul prezzo di Bitcoin

Con la vittoria di Donald Trump alle presidenziali del 5 novembre è iniziata una nuova bull run di Bitcoin. 

Con questa bull run sostanzialmente per un mese il prezzo di Bitcoin è salito. 

Non si è trattato però di una salita continua, tanto che ci sono già state due correzioni. 

La prima è avvenuta tra il 23 ed il 26 novembre, dopo che il prezzo di BTC per la prima volta era salito sopra i 99.000$. Quella correzione fece scendere il prezzo del 9% dai massimi, in circa quattro giorni, e fu seguita da un rimbalzo pressochè immediato. 

Infatti già il 29 novembre il prezzo di Bitcoin era tornato poco sotto i 99.000$. 

La seconda correzione invece è avvenuta giovedì scorso, proprio appena dopo che il prezzo di BTC superò i 100.000$. In quel caso il prezzo scese dell’11% in una sola giornata, ma rimbalzando immediatamente il giorno stesso sopra i 97.000$. Di fatto la durata estremamente breve di questa ultima correzione la rende praticamente insignificante. 

La possibile nuova correzione del prezzo di Bitcoin

Oggi il prezzo di Bitcoin per un breve momento è tornato sopra i 100.000$, cifra superata anche venerdì, sabato e domenica. 

In seguito è tornato sotto i 99.000$. 

Questi movimenti sono davvero di poco conto, tanto che si può affermare che, di fatto, da giovedì scorso ad oggi il prezzo di BTC sta lateralizzando attorno ai 100.000$, dopo essere salito per la prima volta sopra questa cifra. 

Il punto però è che non sembrano esserci segnali di una possibile ripartenza della bull run a breve. 

L’ipotesi che circola è che potrebbero volerci ancora un paio di settimane scarse perchè la bull run possa riprendersi, e che quindi ci sarebbe anche tutto il tempo per una nuova correzione. 

La chiave per capire cosa sta accadendo in questo periodo paiono essere le prese di profitto, dato che tutti coloro che hanno comprato Bitcoin prima della vittoria di Trump, e che non hanno ancora venduto, ora possono vendere in profitto. 

Chi pensa di attendere che la bull run riparta probabilmente non venderà, ma chi pensa che attendere qualche settimana sia troppo, molto probabilmente venderà, anche perchè non c’è alcuna garanzia che la bull run riparta. 

Se la precedente correzione, quella significativa di fine novembre, fu caratterizzata da un -9% dai massimi in quattro giorni, una correzione simile potrebbe riportare il prezzo attorno ai 92.000$, anche se la cifra che sta circolando sono i 94.000$.

La ripartenza della bull run

In particolare è prevista volatilità dopo il 20 del mese. 

Nel caso in cui si verificasse una correzione prima di quella data, è possibile immaginare che la volatilità a quel punto potrebbe essere al rialzo. 

D’altronde c’è una dinamica, che si verifica tutti gli anni in cui c’è una bullrun, che facilmente potrebbe ripetersi. 

Il fatto è che vendere a dicembre significa pagare le tasse sulle plusvalenze l’anno prossimo, mentre rimandare la vendita di solo pochi giorni, ed inizio gennaio, rimanda il pagamento di quelle tasse di un anno intero. 

Pertanto più si avvicina gennaio, più potrebbe convenire aspettare a vendere in profitto per spostare facilmente il pagamento delle tasse di un anno in avanti. 

Quindi nella seconda metà di dicembre la pressione di vendita, già bassa, potrebbe ridursi ulteriormente, tanto che se la domanda rimarrà sostenuta il prezzo dovrebbe finire per salire. 

Ovviamente però, a gennaio, tale dinamica si dovrebbe invertire, anche se raramente si spinge fino a febbraio. 

I 100k non stanno tenendo

Il motivo di tale pessimismo, sul breve periodo, si deve proprio al fatto che la soglia psicologica dei 100.000$ non sta tenendo. 

Ad un certo punto in molti potrebbero veramente decidere di prendere profitto, qualora si convincessero che la bullrun non riparta, o comunque non riparta a breve. 

Non va dimenticato che gli speculatori hanno orizzonti temporali di breve o brevissimo periodo, mentre solo gli holder hanno orizzonti temporali a medio/lungo termine. 

Vi sono però diversi indizi che fanno sospettare che la bullrun possa protrarsi anche nel 2025, quindi se da un lato gli speculatori potrebbero decidere di prendere profitto, gli holder in questa fase potrebbero decidere di continuare ad holdare forse ancora per mesi. 

La cosa che rende tutto ciò plausibile è il fatto che il numero di BTC presenti sugli exchange è ai minimi da anni, e ciò conferma che gli holder stanno continuando ad holdare, mentre molti speculatori potrebbero aver già preso profitto. 

Da notare anche che oggi l’indice della altseason di CoinMarketCap è tornato sotto i 75 punti, decretando la fine della mini-altseason delle ultime settimane. In altre parole è finito il periodo bullish iniziato con la vittoria di Trump, e potrebbe volerci ancora qualche giorno prima che possa iniziarne un altro. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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