Secondo quanto riportato nell’ultimo report di JPMorgan, i miners starebbero adottando la stessa strategia su Bitcoin messa in atto da MicroStrategy negli ultimi anni.
La banca ha osservato che i minatori stanno finanziando le loro attività emettendo obbligazione e offerte di azioni, senza usufruire delle proprie riserve in Bitcoin.
Tutto ciò è altamente bullish per Bitcoin, che riduce la sua potenziale pressione di vendita aumentando parallelamente la domanda sul mercato.
Tutti i dettagli di seguito.
Summary
MicroStrategy e l’accumulo incessante di Bitcoin con la strategia BTC yield
Come indicato da JPMorgan, i miners avrebbero iniziato ad accumulare Bitcoin grazie ad un approccio “BTC yield”, lo stesso adottato come standard di MicroStrategy.
Parliamo di una strategia che mira a massimizzare il valore delle azioni di una società attraverso l’acquisto incessante della principale criptovaluta del mercato crypto.
Tecnicamente BTC yield è una metrica chiave di performance (KPI) che misura il tasso di variazione del Bitcoin per azione, ovvero quanti BTC la società è in grado di ottenere per ogni azione in circolazione.
MicroStrategy, sotta la guida del CEO Michael Saylor, sta cercando di aumentare il rapporto “BTC per shares” solamente utilizzando le proprie risorse interne.
In pratica la società di business intelligence copre i costi dell’accumulazione utilizzando le proprie riserve in contanti e raccogliendo denaro agli investitori con offerte private.
I vantaggi di questa tattica sono molteplici come ad esempio la diversificazione del portafoglio di investimento, un aumento della protezione contro l’inflazione e l’apprezzamento delle proprie azioni.
Grazie a quest’approccio MicroStrategy è riuscita ad accumulare oltre 423,650 Bitcoin in appena 4 anni per un valore totale di circa 25,6 miliardi di dollari.
L’investimento dell’azienda è ora in profitto non realizzato di 18,8 miliardi di dollari mentre il valore delle azioni MSTR è salito del 500% da inizio anno.
In parallelo MicroStrategy ha portato il proprio BTC yield ad una quota trimestrale del 38,7% e ad una quota annuale del 63,3%, molto più di quanto prefissato a gennaio 2024.
Un BTC Yield più alto significa che ogni azione di MicroStrategy diventa più preziosa man mano che la quantità di Bitcoin accumulata aumenta.

I miners rinnovano il successo del metodo MicroStrategy
Come osserva la banca Newyorkese JPMorgan, i miners di Bitcoin stanno seguendo le orme di MicroStrategy.
Anziché liquidare le proprie riserve in BTC per coprire i costi di produzione, le società nord-americane di estrazione crittografica utilizzano vie alternative.
Ad esempio, Mara Holdings recentemente ha annunciato un’offerta di azioni senior convertibili, raccogliendo 850 milioni di dollari.
Questa società di mining ha emesso delle obbligazioni (interessi non regolari) con scadenza 1° marzo 2030, con gli investitori che potranno convertirle in contanti e/o azioni.
Il denaro è stato in parte utilizzato per acquistare Bitcoin sul mercato, portando il totale delle sue holding a 35.000 BTC, valutati circa 3,5 miliardi di dollari.
L’utilizzo di questa tattica “BTC yield” ha permesso a Mara di diventare la seconda detentrice pubblica della criptovaluta arancione dopo la stessa MicroStrategy.
Secondo JPMorgan, il passaggio all’accumulo di partecipazioni in bitcoin è guidato dalla crescente pressione sulla redditività dei miners.
Dopo l’ultimo dimezzamento del block reward ad aprile e l’aumento della Total Hashrate, i minatori hanno dovuto trovare nuovi stimoli per rimanere a galla.
Inoltre le azioni delle società di mining sono diventate meno appetibili sul mercato poiché gli investitori istituzionali hanno ottenuto un accesso diretto a Bitcoin tramite ETF spot. Di conseguenza, nel 2024 le azioni dei miners di Bitcoin, che erano precedentemente considerate un proxy per Bitcoin, hanno sottoperformato il benchmark.
Ovviamente tutto ciò offre uno stimolo bullish alla moneta, che vede ridurre parte della potenziale pressione di vendita degli addetti all’estrazione.
Allo stesso tempo aumenta la domanda sul mercato crittografico, sospinta dall’accumulo derivante dal metodo MicroStrategy.
Diversificazione e nuovi investimenti per i miners
JPMorgan denota che i miners, oltre a copiare la strategia di MicroStrategy incentrata su Bitcoin, hanno diversificato fortemente i propri investimenti.
La banca guidata dal CEO Jamie Dimon ha osservato che le nuove sfide del mercato hanno spinto i miners ha puntare forte sul settore dell’intelligenza artificiale e del calcolo ad alte prestazioni.Come hanno scritto testualmente gli analisti del gruppo:
“Ciò ha probabilmente spinto i minatori ad accumulare o cercare ulteriori investimenti in bitcoin o a diversificare in attività di intelligenza artificiale/HPC”.
Questa diversificazione è motivata dalla necessità di trovare nuove fonti di reddito e migliorare la sostenibilità aziendale.
Ad esempio, Core Scientific ha firmato un contratto di 12 anni per l’hosting di servizi AI, dimostrando l’interesse crescente per queste tecnologie.
La stessa società ha acquistato attivamente Bitcoin aumentando il valore delle proprie holding a 144 milioni di dollari.
Questo cambiamento strategico consente ai miners di sfruttare meglio le loro risorse energetiche e di ridurre la dipendenza esclusiva dal mining.
JPMorgan ha rilevato che i miners hanno raccolto più di 10 miliardi di dollari in capitale proprio quest’anno, superando il record precedente di 9,5 miliardi registrato nel 2021.
Questi finanziamenti sono utilizzati per investire in infrastrutture avanzate, come data center e GPU all’avanguardia, necessarie per supportare le operazioni di AI e HPC.