Cronos Labs, la società che si occupa della gestione delle reti Cronos EVM e Cronos zkEVM, ha appena annunciato una partnership strategica con LayerZero.
L’integrazione permetterà alle blockchain parenti dell’exchange Crypto.com di navigare in modo interoperabile tra oltre 115 catene supportate.
Il protocollo cross-chain è già attivo, ma le feature per gli utenti verranno attivate nelle prossime settimane.
Vediamo tutti i dettagli di seguito.
Summary
Il protocollo di interoperabilità LayerZero è attivo sulle catene Cronos EVM e Cronos zkEVM
Cronos Labs ha appena rivelato alla sua community un’importante collaborazione strategica con il protocollo decentralizzato LayerZero.
La partnership apre le porte dell’interoperabilità alle blockchain Cronos EVM e Cronos zkEVM, attualmente legate solo all’ambiente di esecuzione di Ethereum.
In particolare l’implementazione di LayerZero sulle due reti (sia in mainnet che testnet) consente di collegare gli utenti Cronos con circa 115 catene supportate.
Tra queste vi è anche la presenza di blockchain come Solana, ed varie soluzioni di livello 1 e livello 2, tali da poter favorire maggiore liquidità aggregata.
Fino ad oggi Cronos EVM, rete principale di livello 1, era in grado di comunicare con le catene dell’ecosistema Cosmos tramite IBC e con quelle compatibili con Ethereum.
Invece, Cronos zkEVM, rete rollup di livello 2, era capace di spostarsi tra il bridge nativo di Ethereum ed altre 10 Elastic Chain dello stesso tipo.
Con l’integrazione di LayerZero tutto cambia, aggiungendo una miriade di connessioni cross-chain differenti, usufruibili con scalabilità a basso costo.
Gli sviluppatori possono ora creare nuove applicazioni interoperabili di successo, capaci di offrire i propri servizi flessibili agli utenti Cronos, cogliendo diverse opportunità sul vasto mondo blockchain.
Più nel dettaglio il vantaggio principale riguarda il fatto che con una copertura cross-chain del genere, si può attingere una liquidità unificata risolvendo il problema della frammentazione.
Nel merito della questione è intervenuto Ken Timsit, amministratore delegato di Cronos Labs, il quale ha dichiarato in conferenza stampa che:
“L’interoperabilità cross-chain è stata una delle principali priorità del progetto Cronos sin dal suo inizio. Date le significative sfide di sicurezza e liquidità associate alla frammentazione del settore delle criptovalute, Cronos Labs sta lavorando su questa priorità con cautela e determinazione. Nel 2025, ci aspettiamo una connettività molto maggiore tra i progetti crittografici e la finanza tradizionale. L’integrazione con LayerZero lo consente”.
In arrivo nuove funzionalità cross-chain per gli utenti Cronos
Attualmente il protocollo LayerZero è già attivo sulle due catene Cronos, tuttavia molte funzionalità non sono ancora state aggiunte dagli sviluppatori.
Si stima che nelle prossime settimane il team Cronos annuncerà nuove feature di interoperabilità cross-chain.
In particolare, saranno integrate verosimilmente nuove soluzioni di bridging cross-chain sulla piattaforme di bridge ufficiali del progetto, rispettivamente cronos.org/bridge per Cronos EVM e zkevm.cronos.org/bridge per Cronos zkEVM.
Ciò includerà sicuramente nuovi mezzi per spostare le risorse CRO e zkCRO su altre reti, inclusa quella di Solana.
Poi oltre al bridging, Cronos Labs vuole puntare sullo sviluppo di nuove applicazioni decentralizzate capaci di sfruttare le potenzialità di LayerZero.
D’altronde per il successo di un ecosistema decentralizzato, è fondamentale che le dApp costruite su di esso siano in grado di offrire servizi interessanti capaci di attirare nuovi utenti da altre realtà crittografiche.
Nel dettaglio, si prevede l’inclusione di casi d’uso come: mercati di previsione cross-chain, tokenizzazione RWA, trading di asset sintetici, protocolli di lending, restaking ed altri prodotti tipici della DeFi.
Attualmente la presenza di Cronos nel mondo delle applicazioni blockchain pare sottotono rispetto al resto dell’industria.
La rete Cronos EVM fa fatica a recuperare il terreno perso negli ultimi anni, stazionando su un TVL di 488 milioni di dollari.
Al contrario Cronos zkEVM sembra stia crescendo rispetto agli scorsi mesi, ma viaggia ad TVL di soli $25 milioni.
Bryan Pellegrino, CEO di LayerZero, è fiducioso che questa integrazione possa creare i presupposti per una forte espansione, soprattutto nell’ambito zkEVM.
Queste le sue parole:
“Cronos zkEVM è una delle prime catene elastiche verso cui LayerZero si sta espandendo, il che è entusiasmante, poiché il punto centrale dell’interoperabilità è connettere diversi tipi di catene. Sono entusiasta di vedere cosa è stato costruito qui!”.
Alcuni dati on-chain del protocollo LayerZero
L’integrazione di Cronos rappresenta solo l’ultimo esempio della continua attività di aggregazione da parte di LayerZero.
Il protocollo di interoperabilità, nato a marzo 2022, vanta ad oggi più di 115 catene di destinazione utilizzabili.
In totale dalla sua nascita ha ospitato 5,6 milioni di utenti per 111 milioni di transazioni cross-chain, abilitando il passaggio di oltre 41,75 miliardi di dollari (dati Dune).
Questo progetto è letteralmente esploso da marzo 2023 in poi, sulla scia degli incentivi alla community per l’airdrop del token ZRO.
Molti farmers hanno utilizzato in maniera massiccia il protocollo solo con lo scopo di potersi qualificare alla distribuzione di ZRO, che ora capitalizza 413 milioni di dollari.
Da maggio 2024, il numero di transazioni giornaliere è crollato al ribasso di oltre 10 volte, evidenziando come gran parte dell’attività precedente era “gonfiata artificialmente”.
Per rendere l’idea al top LayerZero contava circa 500.000 tx giornaliere mentre ad oggi ne segna appena 6.000.
Molto curioso osservare anche come si sia spostato il focus degli utilizzatori del protocollo attorno alle varie blockchain che supporta.
Ethereum ad esempio pare avere maggiori quote di mercato ora che il numero di tx sono crollate, piuttosto che nel periodo di massima espansione di LayerZero.
Per i layer-2 Optimism ed Arbitrum l’interesse è andato crescendo, pur vedendo crollare il numero di transazioni che le coinvolgevano.
Polygon, Fantom e Avalanche, Celo e Gnosis hanno perso trazione positiva e sono state sempre meno utilizzate dagli utenti, rispecchiando il loro basso coinvolgimento on-chain
Anche BNB Chain ha lasciato sul piatto parte delle quote delle grosse quote di mercato che presentava in tutto il 2023, pur essendo ancora protagonista.
Base ha visto invece aumentare i propri numeri, visto e considerando la sua espansione nel 2024.