La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha appena archiviato la propria pratica legale avanzata contro Uniswap Labs nell’aprile del 2024. La notizia arriva dopo le recenti chiusure dei casi contro OpenSea, Robinhood e Coinbase, che testimoniano il nuovo approccio crypto-friendly del regolatore. Dall’ingresso della nuova amministrazione Trump, la SEC ha adottato un metodo molto più flessibile rispetto alle rigide politiche di enforcement messe in atto sotto la presidenza di Gary Gensler.
D’ora in poi, il settore della finanza decentralizzata (DeFi) potrà prosperare senza il timore di ripercussioni legali da parte della SEC, grazie a un contesto normativo più favorevole.
Summary
La SEC abbandona la causa legale contro Uniswap Labs
Dopo OpenSea, Robinhood e Coinbase, ecco che la SEC molla la presa anche su Uniswap Labs, nota società che si occupa della gestione dell’omonimo exchange decentralizzato.
Secondo quanto riportato dalla stessa società crittografica, l’ente federale statunitense avrebbe ufficialmente chiuso le indagini contro di essa, avviate ad aprile dello scorso anno. In quel contesto la SEC, guidata da un governo differente da quello attuale, aveva accusato la borsa decentralizzata di operare come broker di titoli non registrato, e di emettere asset considerati come “security”.
Da allora Uniswap non si è mai arresa ed ha opposto resistenza contro le accuse legali pendenti, difendendo la sua posizione come intermediario trustless di servizi finanziari non controllati dalla propria azienda. All’epoca aveva anche definito “deboli” le argomentazioni legali della SEC, in quanto si appoggiavano ad un’interpretazione totalmente infondata, che considerava i token LP come contratti di investimento e strumenti di contabilità. A settembre 2024 Uniswap è stata addirittura multata per 175.000 dollari dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) per una presunta offerta di prodotti a margine illegale.
Secondo Amanda Tuminelli, responsabile legale del DeFi Education Fund, questa decisione da parte della SEC offre alle aziende del settore DeFi maggiore libertà di manovra nel settore crypto e permette loro di concentrarsi sull’innovazione piuttosto che sulle preoccupazioni legali. Hayden Adams, CEO dello scambio decentralizzato, ha festeggiato la vittoria del caso su X, pubblicando un post in cui è riportato quanto segue:
“Uniswap Labs non è un broker. Il protocollo Uniswap non è uno scambio non registrato o un’agenzia di compensazione o gestito da Labs. L’UNI non è un titolo”.
Cosa significa per UNI, il token di Uniswap?
L’uscita di Uniswap dalla battaglia con la SEC rappresenta un’ottima notizia per UNI, che come anticipato, non sarà più etichettata come moneta “security”. Questo le conferisce una forte legittimità e stabilità nel mercato, permettendo una crescita più serena e una maggiore fiducia da parte degli investitori e degli utenti, senza il timore di interventi normativi che potrebbero ostacolare la sua evoluzione.
Sospinta dalla news positiva, UNI ha segnato un rialzo del 4,9% nelle ultime 24 ore, portando le sue quotazioni a superare il livello degli 8 dollari. Nonostante questo movimento rialzista, la criptovaluta rimane ancora schiacciata dalla terribile price action delle ultime settimane. Rispetto ad un mese fa viene scambiata a -21,6%, mentre da dicembre 2024 ha perso circa il -60%. Nonostante ciò UNI rimane la #27 moneta del ranking di coinmarketcap, con una capitalizzazione di 4,9 miliardi di dollari e un FDV di 8,8 miliardi di dollari.
Molto probabilmente da qui in poi, se le condizioni macro lo permetteranno, il token di Uniswap andrà per una fase di ripresa, riprendendo quello slancio positivo che aveva segnato a novembre 2024 con l’elezione di Trump. Con l’archiviazione dell’indagine da parte della SEC e una normativa più chiara, gli investitori potrebbero sentirsi maggiormente incentivati ad acquistare UNI, vedendo ora un ambiente più favorevole e sicuro per il settore crypto.
La DeFi non è più sotto il mirino dei regolatori statunitensi
Con l’uscita di Gary Gensler dalla SEC, il settore della finanza decentralizzata (DeFi) ha guadagnato terreno, grazie a un cambiamento significativo nell’approccio regolatorio. Durante la sua gestione, Gensler aveva adottato una politica molto aggressiva, spesso definita “regulation-by-enforcement“, che ha portato a numerosi interventi punitivi contro società crypto, incluse le piattaforme DeFi. Tuttavia, con la sua dimissione nel gennaio 2025, la SEC ha avviato un processo di revisione della sua strategia, introducendo una visione più equilibrata e favorevole all’innovazione nel settore crypto.
Il nuovo Presidente ad interim, Mark Uyeda, ha apportato modifiche cruciali, tra cui lo scioglimento della Cripto Enforcement Unit e la creazione di una nuova Cripto Task Force guidata dalla commissaria Hester Peirce, storicamente favorevole alle criptovalute. La decisione della SEC di archiviare diverse cause legali, tra cui quella contro Uniswap, dimostra un’apertura verso una regolamentazione più chiara e meno invasiva, permettendo al settore DeFi di prosperare senza il timore di interventi normativi troppo restrittivi.
Nell’ultimo anno, i token dell’ecosistema DeFi hanno mostrato una grande volatilità, alternando periodi di forza e debolezza rispetto a Bitcoin. Nel primo trimestre del 2024, hanno registrato una crescita superiore al benchmark, per poi perdere slancio fino alle elezioni statunitensi di novembre, che hanno ridato vigore all’entusiasmo. Attualmente, a causa di un crollo generale dei mercati, l’indice DeFi si trova nuovamente sotto la performance di Bitcoin. Tuttavia, con un contesto normativo più favorevole, grazie alla nuova presidenza della SEC, il settore DeFi ha tutte le potenzialità per riprendersi rapidamente e tornare ad essere protagonista di un mercato rialzista.