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Bitcoin piomba al valore di metà dicembre 2020

Il weekend nero di Bitcoin lo riporta al valore di un anno e mezzo fa, per poi tornare a toccare quota $20.000 nell’ultima seduta.

Bitcoin ritorna ai livelli di fine 2020

La situazione macroeconomica ha influito pesantemente sui mercati tradizionali e le politiche monetarie delle banche centrali, volte a combattere un’inflazione che non accenna ad arrestarsi, fanno ancora da driver. 

Wall Street viveva nella giornata di venerdì una delle sedute più volatili degli ultimi tempi. 

A fine seduta la borsa di New York ha riscontrato una buona performance dei principali indici, anche se il Dow Jones non ha riagganciato quota 30.000. Meglio il Nasdaq che chiude a +1,43%.

Un sospiro di sollievo dalla borsa americana dopo settimane che sono state in rosso fisso.

I mercati crypto non si sono salvati dalla tempesta perfetta che ha riportato BTC al valore del 17 dicembre 2020 (un anno e mezzo fa) ritoccando i 17.000 dollari. 

In questo anno e mezzo la valuta digitale più importante ha toccato vette di 40.000 dollari prima e successivamente di 60.000 dollari, ma ora si è ridimensionata, anche a causa della crisi macroeconomica e della politica monetaria aggressiva di Fed e BCE. 

Nel settore molti analisti continuano a credere che per quanto riguarda Bitcoin siamo ancora speranzosi, c’è fiducia cieca nell’algoritmo e nonostante il contesto globale tornerà a quei livelli. Nel frattempo si dovrà capire quale sarà il bottom.

L’attuale situazione fa scontare le perdite alla generazione Millenials che statisticamente si è approcciata al Bitcoin da pochi anni ed è entrata a prezzi già alti.

Nella giornata di oggi BTC è risalito a quota 20.000 dollari, anche se questo importante supporto è stato già rotto sabato.

L’intero mercato delle criptovalute si trova in una forte fase bear

L’allarmante caduta delle crypto dell’ultima settimana ha gettato in fumo ben 400 miliardi di dollari americani e il settore lascia sul campo percentuali altissime negli ultimi sei mesi. 

Il blocco momentaneo delle transazioni nel caso Celsius e la morte dell’ecosistema Terra, hanno contribuito a minare (questa volta in senso negativo) il settore che sconta anche questo aspetto nell’andamento delle valute digitali. 

L’investitore Jeff Gundlach, ha dichiarato:

“Non sono rialzista a quei $20.000 o $21.000 su Bitcoin. Non sarei affatto sorpreso se arrivasse a $10.000”.

Arthur Hayes, co-fondatore dell’exchange di Bitcoin e criptovalute BitMEX, confuta la teoria di Gundlach e mette in guardia circa un’enorme pressione di vendita se il prezzo del Bitcoin dovesse scendere al di sotto di 20.000 dollari. 

Non tutto è perduto. L’algoritmo non può arrestarsi e le basi sono solide. Se c’è chi si aspetta un futuro nefasto, c’è anche chi crede che Bitcoin sia vicino al bottom e che tornerà ai 60.000 dollari e oltre, è solo questione di tempo. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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