Rimane tinto di rosso sangue il listino delle prime 20 criptovalute, ad esclusione di Stellar (XLM) che riesce a distinguersi con un +4% su base giornaliera. Dopo una reazione dei prezzi (venerdì mattina) con molte in recupero tra il 7 e l’11%, è tornata (venerdì pomeriggio) la debolezza.
Si torna a valori che diventano una base di supporto (ex resistenze) per i prossimi giorni. Certo è che bisogna risalire allo scorso autunno per ritrovare le stesse quotazioni di tutte le maggiori crypto. In meno di tre mesi è svanito l’effetto ‘pump’ registrato tra novembre e dicembre.
Di fatto, si avvia a conclusione un trimestre decisamente negativo, il peggiore dal 2011. Anche se questo settore, spesso facile bersaglio di paragoni inappropriati, nella sua breve storia ci ha abituati a movimenti rialzisti senza precedenti.
Nonostante il difficile periodo il bitcoin dal marzo 2017 ad oggi registra una performance stellare del +637%, precisamente un raddoppio di valore di oltre 7 volte in soli 12 mesi!
Auguri di buona Pasqua a tutti. Appuntamento, qui, martedì mattina per il consueto commento di apertura giornata.
Bitcoin (BTC)
Deciso aumento della volatilità che in 24h. con oscillazioni del 10%.
Grazie a un ottimo spunto rialzista nella mattina venerdì, i prezzi sono tornati verso 7200 dollari, area ora di resistenza. Nel pomeriggio c’è stata una nuova pericolosa flessione che ha violato per un centinaio di punti il minimo della notte ($6615).
L’aumento dei volumi di venerdì conferma la volontà tra gli operatori di chiudere frettolosamente le posizioni, specialmente per le ricoperture rialziste.
Il trend di medio periodo (mensile) e di breve (settimanale) rimane ribassista evidenziato da massimi e minimi inferiori.
A differenza della maggior parte delle altre prime dieci crypto a maggiore capitalizzazione, il bitcoin (BTC) riesce a mantenersi a moderata distanza (15%) sopra i minimi di inizio febbraio. Il lungo week-end pasquale non dovrà registrare cali sotto tale soglia ($5800-6000) altrimenti è elevato il rischio di un panico incontrollato. Positivo e di buon auspicio il recupero dei 7400-7500 dollari.
Ethereum (ETH)
Nonostante il trend mensile decisamente più marcato al ribasso rispetto al bitcoin, la flessione di venerdì pomeriggio non è stata rovinosa ma ha visto formarsi un doppio minimo in area $365.
La successiva estensione rialzista conferma una buona impostazione di breve, con prezzi oltre i massimi relativi di venerdì mattina.
Un rimbalzo che in meno di 12h. ha capitalizzato circa 15 punti percentuali, in un contesto di forte volatilità. Ethereum, a differenza del bitcoin, è ben sotto rispetto ai minimi di inizio febbraio (-35%).
In queste ore oscilla attorno a un’importante area di supporto ($380-390). Lo scorso dicembre proprio quest’area si rivelò di accumulazione, favorendo il miglior rialzo della storia di Ethereum: + 450% in un mese.
Anche per questa cryptovaluta, la seconda per importanza e capitalizzazione, pur in pericolosa flessione dai suoi massimi storici di metà gennaio (-72%), va ricordato il ritorno annuale dal marzo 2017: +2200%.