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Regolamentazione in Cina: lo sviluppo di NFT e DApp nonostante il divieto sul trading crypto

News sulla regolamentazione in Cina: l’impegno cinese verso lo sviluppo di NFT e applicazioni decentralizzate (DApp) persiste, nonostante il divieto di scambio di criptovalute. 

Il Ministero dell’Industria cinese ha annunciato l’intenzione di redigere documenti strategici per favorire la crescita di NFT e app decentralizzate. Vediamo di seguito tutti i dettagli. 

La Cina sfida la regolamentazione: NFT e DApp

Come anticipato, la Cina si propone di promuovere lo sviluppo di token non fungibili (NFT) e applicazioni decentralizzate (DApp), dimostrando un forte impegno nella tecnologia blockchain, nonostante la recente regolamentazione negativa sulle crypto. 

Il Ministero dell’Industria e dell’Information Technology ha annunciato in un documento pubblicato martedì l’intenzione di elaborare documenti strategici per delineare la direzione di sviluppo del web3.

Il governo centrale ha sottolineato che l’attenzione sarà concentrata su settori chiave, come la governance e l’industria, con un incoraggiamento esplicito all’esplorazione di nuovi modelli di business, come NFT e applicazioni decentralizzate. 

L’obiettivo è accelerare l’innovazione delle applicazioni e costruire un ecosistema digitale per il Web 3.0. Queste dichiarazioni sono state rilasciate in risposta alle domande di Johnny Ng, membro del Comitato nazionale CPPCC, il massimo organo consultivo politico del paese.

Il ministero ha inoltre annunciato piani per avviare progetti pilota relativi all’identità digitale distribuita, con l’obiettivo di esplorare nuovi approcci per l’autenticazione e la gestione dell’identità digitale web3.

Questa nuova spinta del governo centrale verso lo sviluppo del web3 segue gli sforzi di vari governi locali, che all’inizio di quest’anno si sono impegnati nello sviluppo dell’industria del metaverso

Ad esempio, la provincia del Sichuan ha annunciato ad agosto il suo obiettivo di far crescere l’industria del metaverso fino a raggiungere una dimensione di mercato di 250 miliardi di yuan (35,1 miliardi di dollari) entro il 2025. 

La Cina, nonostante il divieto di trading di criptovalute dal settembre 2021, ha mantenuto il trading locale di NFT, che però si colloca in una zona grigia normativa.

China RealDID: il sistema di identificazione decentralizzato che ridefinisce la protezione dei dati

All’inizio di questo mese, la Blockchain-based Service Network China, sostenuta dallo stato, ha presentato il China RealDID, un sistema di identificazione decentralizzato su scala nazionale, in collaborazione con l’istituto di ricerca del Ministero della Pubblica Sicurezza cinese.

Secondo una dichiarazione condivisa con The Block, BSN ha descritto il China RealDID come un’estensione della Cyber Trusted Identity di Anicert, sottolineando che il lancio del sistema rappresenta un “passo audace nella protezione dei dati personali”. 

Attraverso questo sistema, gli utenti hanno la possibilità di registrarsi o accedere a siti web commerciali utilizzando i loro indirizzi DID e chiavi private, offrendo un livello avanzato di sicurezza e privacy.

Come anticipato, nonostante il divieto delle criptovalute, i progressi tecnologici della Cina nel campo della blockchain sono notevoli. 

Questi sono evidenziati soprattutto dall’introduzione dell’identificatore decentralizzato con nome reale nel contesto del dominio Web3, come osservato da BSN, lo sviluppatore dell’infrastruttura blockchain nazionale cinese.

Gli ultimi progressi dell’AI in Cina 

L’industria cinese dell’intelligenza artificiale (AI) è in crescita, guidata da aziende che cercano di aumentare la produttività. 

Nel 2018, Xinhua ha introdotto il primo conduttore di notizie basato sull’intelligenza artificiale al mondo di lingua inglese, Zhang Zhao, per ridurre i costi di produzione e garantire la disponibilità continua. 

Da allora, l’intelligenza artificiale generativa ha registrato un aumento significativo, portando alla creazione di podcast tradotti, app per la sincronizzazione labiale e influencer virtuali con una vasta gamma di aspetti. 

Un’altro esempio è l’attrice virtuale Lili Ziren, che ha conquistato l’industria dell’intrattenimento cinese con la sua partecipazione nella serie TV “I Am Nessuno”, prodotta da Tencent Animation and Comics e distribuita su Youku. 

La straordinaria somiglianza di Lili con un’artista umana ha rapidamente attratto una crescente base di fan su tutte le piattaforme di social media cinesi.

Inoltre, i principali giganti della tecnologia in Cina, come Alibaba, Baidu e Tencent, hanno investito massicciamente in modelli di intelligenza artificiale su larga scala, estendendo la portata dell’intelligenza artificiale in vari settori. 

Il crescente fascino per i contenuti generati dall’intelligenza artificiale è evidente nei video online che esplorano il settore dell’intelligenza artificiale e l’emergere di avatar digitali basati su questa tecnologia in Cina.

Recenti sviluppi hanno visto l’integrazione dell’intelligenza artificiale nel settore cinese del live streaming da miliardi di dollari, consentendo agli streamer AI di interagire con gli utenti in tempo reale e persino di parlare più lingue. 

Questi cloni digitali vengono creati con una sola telecamera e cinque minuti di riprese della persona reale che emulano.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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