Analisi di alcune tra le azioni più rappresentative del comparto tech: Tesla per la mobilità elettrica, Amazon per l’e-commerce e Riot l’AI.
Summary
Tesla, azioni tra luci ed ombre
La società dell’istrionico imprenditore naturalizzato texano guadagna oggi lo 0,28% e si porta a 183,02 Euro.
Tesla, torna ai livelli di fine novembre scorso quando, prima della grande discesa il titolo perse il 37,5%.
Le cause di tale prestazione furono in parte la vendita di azioni di Elon Musk, la saturazione del mercato e infine la difficoltà nel reperimento delle materie prime.
Tesla ha pubblicato la trimestrale dell’ultimo trimestre del 2022 che è stata sorprendentemente sopra le attese.
La contrazione dei prezzi dei modelli di punta specialmente in Europa ha sostenuto la domanda.
La domanda e la spinta data dalla trimestrale hanno portato alla società dell’elettrico un +11% in Borsa.
Il fatturato di Tesla è salito del 37% toccando i 24,32 miliardi di dollari e lasciando Musk molto fiducioso sul futuro della società.
L’imprenditore ha anche parlato del Cybertruck che ha iniziato le prevendite ma sarà ufficialmente venduto in serie a partire dal 2024.
“Nel breve periodo stiamo accelerando i nostri progetti di riduzione dei costi e spingendo verso più elevati livelli di produzione”
Tesla ha recuperato il 48% del valore nel 2023 dopo la perdita di 675 miliardi di capitalizzazione di mercato e una partita del 65% del valore delle azioni.
Amazon le pubblicità tengono le azioni a galla
Amazon può continuare con il sorriso anche questo giorno di febbraio apprezzandosi del 2% nelle contrattazioni a 95,23 Euro.
Il titolo ha perso il 31% del valore di mercato negli ultimi sei mesi per poi riuscire a recuperare un 50% della perdita in soli 30 giorni quest’anno.
La trimestrale recentemente pubblicata, riguarda il Q4 del 2022 ed ha evidenziato ricavi sopra le attese di 4 miliardi di dollari (149,2 miliardi di dollari complessivi).
Gli EPS sono stati al di sotto delle previsioni che erano di 0,18 dollari contro un misero 0,03 dollari per azione.
L’utile operativo ha toccato quota 2,7 miliardi di dollari contro i 3,5 miliardi dello stesso trimestre dell’anno precedente.
I ricavi del cloud hanno decisamente deluso, AWS (Amazon Web Services) è cresciuto meno del previsto nelle vendite.
AWS ha incassato un 7,5% in meno rispetto al terzo trimestre 2022.
Le vendite hanno incassato 470 milioni di dollari in meno rispetto a quanto dichiarato dalla società di vendite online (21,4 miliardi contro 21,87 miliardi previsti).
Quanto incassato dalle reclame ha sovraperformato le attese che erano di 11,38 miliardi di dollari.
Amazon ha incassato la bellezza di 11,56 miliardi di dollari (+19% dal 2021) staccando di misura quanto fatto da Alphabet, Meta e Snap.
Le azioni di Riot Blockchain (RIOT)
Riot Blockchain (RIOT) vanta un market cap di 1,2 miliardi di dollari, cifra molto minore rispetto a quanto fatto in passato.
Il protocollo ha sofferto il contraccolpo delle perdite di Bitcoin ed è stata costretta a svalutare le sue partecipazioni in società del settore per 349,1 milioni di dollari:
“Una svalutazione dell’avviamento di 349,1 milioni di dollari in relazione alle acquisizioni di Whinstone US ed ESS Metron nel 2021”.
La svalutazione non ha colpito solo Riot ma anche altri importanti miner di BTC negli USA.
Una delle società più danneggiate è stata Marathon Digital (MARA) che ha dichiarato 127,6 milioni di dollari di perdite durante il Q2 dopo che il mondo crypto era crollato.
Il 2022 non è stato l’anno d’oro per i miner di crypto soprattutto per tutte quelle società quotate a Wall Street.
Il 2021 a differenza del 2022 aveva permesso alle società di creare le basi per il futuro e gli analisti ritengono sarà sufficiente per ripartire alla grande quest’anno.
