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La Blockchain al servizio del settore umanitario

La blockchain non è solo in grado di rendere più trasparenti e veloci le operazioni bancarie e di tenere traccia in maniera sicura di tutte le informazioni scambiate lungo una determinata supply chain: può anche essere messa al servizio di cause sociali.

Le organizzazioni devote alle cause umanitarie, infatti, potrebbero utilizzare la rete distribuita dei blocchi per combattere gli episodi di sfruttamento della manodopera minorile, per fornire servizi bancari ai giovani di Stati poveri o ancora per tracciare le operazioni minerarie di un paese africano.

È partendo da questa idea che la più grande organizzazione di aiuti umanitari ai bambini e ai loro familiari ha unito le forze con un incubatore svizzero di startup per lanciare lo scorso fine settimana un workshop intensivo sulla blockchain il cui scopo era trovare un modo efficace per mettere la tecnologia alla base delle criptovalute al servizio del settore umanitario.

La sfida: creare startup da zero

Fusion, incubatore di startup attive nel FinTech, e Terre des Hommes, ONG svizzera che offre un sostegno e una protezione ai bambini in tutto il mondo, hanno organizzato una manifestazione destinata alla creazione (da zero) di startup che abbiano un reale impatto sociale grazie alla blockchain.

Nel dettaglio l’obiettivo principale dell’evento, una prima assoluta nel suo genere, era quello di promuovere attività future concrete.

Ai presenti è stato chiesto di utilizzare la piattaforma Stellar, uno delle tecnologie di punta dell’universo della blockchain molto popolare nei progetti nei Paesi in via di sviluppo, per risolvere problemi concreti nell’umanitario.

Dal momento che un weekend non è sufficiente per creare un’impresa valida ex novo, agli sfidanti è stato concesso un mese di tempo per continuare a lavorare sulla loro idea e metterla in pratica.

Potranno interagire con degli esperti del settore e verranno seguiti passo dopo passo da Fusion, società con sede a Ginevra, dal personale di Terre des hommes e dallo staff di Stellar.

L’idea vincitrice avrà diritto a un aiuto ulteriore.

Missioni sociali “concrete”

Al “Blockchain Challenge” hanno preso parte più di 20 partecipanti, divisi in quattro gruppi separati, sono stati sottoposti a una sfida: come potersi servire della tecnologia Stellar per risolvere delle problematiche e dei case-study definiti dalla ONG.

Tra questi, la possibilità di offrire servizi bancari agli adolescenti senzatetto nell’Africa dell’Ovest; il tracciamento delle operazioni aurifere su piccola scala praticate nel Burkina Faso; come migliorare il sistema di identificazione e di monitoraggio del lavoro minorile; o ancora come poter gestire al meglio e rendere più efficaci le iniziative di raccolta di fondi degli organizzazioni senza scopo di lucro.

Con il successo di piattaforme blockchain come Stellar o Ethereum, è diventato molto più semplice creare dei prodotti tokenizzati”, spiega ad Agefi l’amministratore delegato di Fusion.

“Un’opportunità incredibile”

Per coloro i quali desiderano per esempio creare un nuovo token, piattaforme come Stellar mettono a disposizione un’interfaccia semplice e di facile utilizzo, per permettere a chiunque abbia avuto una buona idea di metterla in pratica tramite la blockchain.

È un’opportunità incredibile per risolvere dei problemi concreti dove ci sono delle vite in gioco”, ha aggiunto Sal Matteis.

Si possono prevenire abusi sui minori, si può alimentare il micro credito dei piccoli imprenditori, si può creare un sistema di sorveglianza delle potenziali violazioni commesse sul posto di lavoro.

Stellar è una rete di blocchi aperta, distribuita e decentralizzata, che normalmente viene utilizzata per facilitare il trasferimento di valore tra diversi asset.

Anche se in teoria può occuparsi del trasferimento di qualsiasi oggetto tangibile, per ora è usata soprattutto per il trasferimento di denaro in paesi in via di Sviluppo.

Con l’iniziativa che batte bandiera svizzera di Fusion e Terre des Hommes il suo raggio d’azione è destinato ad ampliarsi.

La rivoluzione digitale in cui è entrato il mondo”, osserva Thierry Agagliate, direttore dell’innovazione presso Terre des Hommes,ci offre delle straordinarie opportunità di azione”.

Daniele Chicca
Daniele Chicca
Laureato in lingue e letterature straniere all'Università di Bologna, con un anno da undergraduate presso la UCL di Londra. Giornalista professionista dal 2007, si è con il tempo specializzato in finanza, economia e politica. Dopo tre anni presso il desk di Reuters a Milano, ha lavorato per diverse testate, contribuendo tra le altre cose a portare a un incremento del traffico progressivo sul sito Wall Street Italia e offrendo servizi di vario genere da inviato per Radio Rai e per le agenzie stampa AGI e TMNews (ex Apcom). Al momento è responsabile della redazione, della linea editoriale e del coordinamento di un importante sito di informazione economica e finanziaria
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