Secondo quanto riportato dalla testata The Local SE, l’analista economico di HBSC James Pomeroy ha ipotizzato che la Svezia potrebbe essere la prima nazione a rilasciare una propria vera criptovaluta.
Il documento, intitolato “Il grande anno della Svezia: l’economia può superare alcune sfide?”, è stato inviato ai clienti questa settimana e presenta alcune idee su come potrebbe essere realizzata una cosiddetta e-krona.
Esistono già Stati come il Venezuela che hanno rilasciato un loro token, ma non si tratta di una vera criptovaluta perché non si basano su una propria blockchain: sono token che si appoggiano sulla blockchain di un’altra crypto.
Nel caso svedese, invece, si tratterebbe di una criptovaluta a tutti gli effetti, con un suo registro distribuito che non utilizzerebbe però una chain, ma qualcosa di simile a Tangle, ovvero un registro basato sulla tecnologia DAG, come fa IOTA.
DAG, rispetto alla blockchain, ha un paio di vantaggi: transazioni praticamente immediate e senza costi. Di fatto, è l’evoluzione della blockchain e non prevede che si debba fare mining.
La Svezia è in assoluto uno dei Paesi al mondo in cui si fa minor uso di monete fisiche, quindi sembrerebbe essere già pronta per adottare l’utilizzo massivo di monete esclusivamente elettroniche.
Lo stesso Pomeroy ha dichiarato:
“La Svezia è notevolmente più avanti rispetto al Regno Unito, all’Europa continentale e agli Stati Uniti, che è molto indietro in questo campo. È al primo posto nel modo in cui l’utilizzo dei contanti sta cambiando, con l’uso di denaro [fisico] per i pagamenti che si è ridotto dal 40% circa nel 2010 al 15% nel 2016 (e non sarei sorpreso se nel 2017 fosse sceso sotto il 10%“.
Inoltre, Pomeroy aggiunge che molti esercenti “in Svezia hanno smesso di accettare contanti: è lì che deve intervenire la banca centrale. Se attraversi la linea in cui i dettaglianti smettono di accettare denaro contante, allora hai bisogno di una forma di pagamento elettronico per pagare. La Riksbank sta semplicemente dicendo che se ciò accade, il compito della banca centrale è di fornire un mezzo di pagamento accettabile per tutte le persone: se il denaro non è più un mezzo di pagamento accettato, la banca centrale ha il compito di fornire un alternativa“.
Secondo Pomeroy sarebbe solo questione di tempo: gli unici ostacoli potrebbero essere quelli tecnici.
In passato anche l’Estonia propose l’emissione di una propria criptovalute di Stato, ma Mario Draghi (il Governatore della BCE) oppose un fermo rifiuto.
In Estonia, infatti, la valuta legale è l’Euro, mentre in Svezia è ancora la Corona svedese, con una sua banca centrale, la Riksbank, totalmente indipendente dalla BCE.