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La token sale di Bezant fa il botto in 60 minuti

Bezant sarà ricordata in Asia come la token sale più veloce del 2018.

Il 3 maggio, in 60 minuti, ha raggiunto il target pre-sale di 16,8 milioni di USD, lasciando a bocca asciutta migliaia di early adopter pronti a sborsare per comprare il token BZNT.

L’elevata domanda ha convinto il team di Bezant ad aggiungere una piccola pre-sale di 4 milioni di dollari il 4 maggio, che si è conclusa in 5 minuti.

Bezant è una piattaforma per pagamenti decentralizzati dedicata all’e-commerce e ai contenuti digitali. Sostiene i creatori di contenuti e gli influencer con soluzioni di pagamento veloci, aggiungendo innovative forme di fundraising.

La token sale di Bezant fa il botto in 60 minuti

In generale, si tratta di un ecosistema decentralizzato dove creare applicazioni rivolte a chiunque abbia bisogno di monetizzare i propri prodotti e servizi senza l’ausilio delle banche.

La token sale non ha avuto bisogno di pubblicizzazione massiccia, sono bastati i nomi dietro il progetto a convincere gli investitori.

Il team include Daesik Kim, co-fondatore di Bithumb, il sesto crypto exchange mondiale, oltre a ex dirigenti e sviluppatori di Kakao Corp, colosso coreano di servizi internet per il mondo mobile.

Non potremmo essere più soddisfatti dei risultati – ha detto in una nota Daesik Kim –. Abbiamo raggiunto nove cifre con una spesa di marketing praticamente nulla; vorremmo ringraziare la comunità per la sua fiducia e il suo sostegno”.

Le vendite online: un affare da non perdere

Bezant si tuffa in quello che considera il mercato più remunerativo dei prossimi anni: gli acquisti online.

In molti mercati mondiali l’e-commerce è solo agli inizi e la spesa per i consumi negli store di app, secondo i dati forniti da Bezant, nel 2018 supererà i 110 miliardi di dollari, mentre nel 2021 le vendite negli e-commerce aumenteranno del 246,2% raggiungendo i 4,5 triliardi di dollari.

Il compito della piattaforma decentralizzata sarà favorire la spesa per i contenuti digitali facilitando l’accesso ai cosiddetti ‘unbanked’, ma anche sostenere i merchant, a detta loro, oscurati dai grandi player del settore.

Fabio Carbone
Fabio Carbone
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso. Scrive dello stesso argomento su vari siti web di settore. Scrive di Industria 4.0 ed economia digitale in generale.
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