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Volkswagen, progetto anti-traffico con la blockchain

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Volkswagen sta lavorando ad un sistema basato su blockchain che possa consentire alle automobili di dialogare tra di loro.

Ad oggi non esiste alcun sistema che consenta alle automobili di scambiarsi informazioni in modo autonomo ed automatico una con l’altra, tanto che Volkswagen vorrebbe addirittura brevettare la sua soluzione.

L’obiettivo sarebbe quello di aumentare la sicurezza stradale facendo sì che le automobili possano avvisare i veicoli vicini ed il conducente in caso di potenziali collisioni.

Inoltre potrebbe addirittura essere utilizzato, in teoria, per gestire in modo automatizzato eventuali cambi di corsie, sorpassi, o altre attività ad alto rischio.

Esiste già anche uno studio del Trinity College di Dublino a tal riguardo, dedicato, però, alle auto a guida autonoma che utilizzeranno tecniche di comunicazione wireless da veicolo a veicolo.

Questi sistemi hanno un grosso limite: potrebbero essere attaccati da hacker che potrebbero causare enormi danni, sia ai veicoli che ai conducenti ed ai passeggeri.

La blockchain potrebbe servire a rendere molto sicuri questi sistemi, proprio grazie alle sua caratteristiche di invulnerabilità.

Nella richiesta di brevetto di Volkswagen si legge che nella comunicazione Vehicle-to-Vehicle (ovvero comunicazione diretta tra veicoli, machine-to-machine) vengono scambiati messaggi tra veicoli per consentire azioni rilevanti per la sicurezza.

Attualmente, infatti, un veicolo può solo avvisare il conducente di un evento imminente, o agire prendendo decisioni in autonomia, mentre con il nuovo sistema potrebbero essere i veicoli stessi a parlare tra di loro e prendere delle decisioni ottimali.

Grazie alla blockchain, i messaggi inviati sarebbero firmati dal veicolo che li invia, garantendo integrità del messaggio e certezza della fonte. A quel punto la sicurezza sarebbe garantita, e si potrebbero addirittura immaginare manovre cooperative automatiche tra i veicoli per aumentare sia la sicurezza che l’efficienza dell’utilizzo delle strade.

È immaginabile che sarà anche possibile creare smart contract tra i veicoli proprio per orchestrare e gestire le manovre cooperative.

In sintesi, due veicoli potrebbero negoziare un contratto, ed una volta redatto ed accettato da entrambe le parti, eseguirlo in automatico grazie a manovre gestite dai veicoli stessi. Tutto ciò ovviamente in pochissimi millisecondi.

Inoltre, se il sistema fosse utilizzato da tutte le automobili, magari perché basato su una blockchain decentralizzata, open e pubblica, si verrebbe a creare sulle strade una vera e propria rete di auto delle vicinanze in modo da poter evitare al meglio le collisioni ed ottimizzare il flusso del traffico.

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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