Gli avvocati di Craig Wright hanno inviato una lettera di pre-denuncia per diffamazione ad un utente di Twitter.
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Nella lettera, Craig Wright viene definito:
“scienziato informatico e uomo d’affari […] parte del team che ha creato Bitcoin […] la persona dietro lo pseudonimo Satoshi Nakamoto”.
Si tratta di una lettera scritta in conformità con il Pre Action Protocol di diffamazione applicabile alle rivendicazioni presso L’Alta Corte di Inghilterra e Galles.
Secondo tale lettera, un utente di Twitter sarebbe accusato di aver avviato una vera e propria campagna di molestie e diffamazioni contro Craig Wright.
“Con il profilo Twitter Peter McCormack da ottobre 2018 ha realizzato una campagna mirata su Twitter per molestare e diffamare il nostro cliente, postando tweet altamente diffamatori e violenti, sapendo che sarebbero stati letti non solo dai tuoi 52.500 follower ma anche dal nostro cliente”.
Vengono anche citati diversi tweet, tra cui uno dell’aprile 2019 nel quale l’utente diceva:
“Vorrei formalmente affermare che: 1. Craig Wright non è Satoshi. 2. Craig Wright è una truffa. 3. Spero che molte persone ritwittino il più possibile”.
Quindi non è accusato solo di aver diffamato Wright, ma anche di aver incoraggiato altri a farlo.
Gli avvocati chiedono quindi all’utente di cancellare tutti i tweet o altre pubblicazioni online in cui dichiara che il loro cliente abbia affermato fraudolentemente di essere Satoshi Nakamoto, di non ripetere tali accuse, e di twittare le proprie scuse in questa forma:
“Ho sbagliato a sostenere che Craig Wright abbia affermato fraudolentemente di essere Satoshi. Accetto che è Satoshi. Mi dispiace, Dr Wright. Non ripeterò questa diffamazione”.
Inoltre, gli avvocati chiedono anche il consenso a dichiarare queste scuse in tribunale: così facendo Wright rinuncerebbe al risarcimento dei danni e delle spese legali. Altrimenti minacciano un’azione legale con la quale chiederà i danni ed i pagamento delle spese legali.
La risposta non si è fatta attendere ed è stata pubblicata sul suo profilo Twitter. Non c’è traccia di alcuna scusa, ed invece viene ribadita l’opinione che Craig Wright non sia Satoshi Nakamoto.
Inoltre l’utente accusato chiede che Wright dimostri di essere il vero Satoshi Nakamoto e minaccia una contro-denuncia in caso i legali persistano con queste loro richieste.