HomeCriptovaluteMiningBitcoin (BTC): hashrate e difficoltà di mining ai massimi storici

Bitcoin (BTC): hashrate e difficoltà di mining ai massimi storici

Lo scorso 31 maggio è finito il precedente periodo di mining di bitcoin, che ha comportato un nuovo aumento della difficoltà di estrazioni della criptovaluta. Negli ultimi mesi, infatti, l’hashrate del network di BTC ha subito una crescita piuttosto costante, avvicinandosi al massimo storico.

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Con l’aumento dell’hashrate innescato verso la fine del 2018, anche la difficoltà ha ricominciato la salita, toccando il valore più alto mai registrato.

Il precedente picco, infatti, si attestava sui 7.454 miliardi, mentre la nuova difficoltà ha raggiunto i 7.459 miliardi, superando, seppur di poco, il record storico dello scorso ottobre.difficoltà mining bitcoin crescità

Tra inizio novembre e la fine di dicembre 2018, bitcoin aveva subito una flessione del valore della difficoltà prossimo al -31%, passando dai 7.454 miliardi a poco più di 5mila miliardi. Durante il 2019 quindi, il network ha recuperato quasi interamente l’hashrate e difficoltà persi sul finire del 2019.

Difficoltà ed hashrate ai massimi livelli

Osservando il grafico dell’andamento dell’hashrate è possibile notare come, nonostante il trend discendente innescato dal prezzo di bitcoin sia iniziato già nella prima parte del 2018, l’hashrate del netwrok di BTC abbia continuato la propria ascesa, fino in concomitanza del grande dump avvenuto a novembre 2018.

Hashrate mining bitcoin crescità

Ciò dimostra che la soglia oltre al quale non è più profittevole minare bitcoin è compresa tra i 3500 e 4000 dollari, dato il forte calo avvenuto a novembre con il crollo sotto tale prezzo.

Ovviamente si tratta di una stima generale, in quanto in alcuni parti del mondo tale valore è sicuramente molto più basso.

La ripresa degli ultimi sei mesi tuttavia, non è solo stata incoraggiata dalla risalta del valore di mercato di BTC, ma anche dai nuovi ASIC a 7nm per il mining di bitcoin. Il mercato infatti, si è ripresto solo ad inizio di Aprile, mentre l’hashrate già nei primi mesi del 2019.

La possibile motivazione è da ricercare nei nuovi Antminer S15 ed S17 realizzati a 7 nanometri, che hanno consentito un drastico miglioramento dell’efficienza energetica nel mining, aumentando i profitti dei miner.

Come funziona la difficoltà di bitcoin

Nel mining di bitcoin, i miner calcolano degli hash crittografici sull’head del blocco. Per ogni nuovo hash, il software di mining utilizza un numero casuale detto Nonce.

Per rendere tale processo complicato, ogni miner deve trovare un hash inferiore ad un determinato numero. La difficoltà infatti, è un numero che regola il tempo che impiegano i miner per estrarre il blocco successivo. In media questo tempo è di dieci minuti.

La difficoltà viene aggiustata ogni 2016 blocchi. Trascorso questo intervallo, ciascun nodo esegue una semplice operazione che consiste nel moltiplicare il tempo teorico atteso per i 2016 blocchi (2016 x 10 minuti), fratto il prodotto del tempo effettivo per i 2016 blocchi (ad esempio 2016 x 8 minuti).

Ogni nodo dunque, utilizzerà questo numero per settare la nuova difficoltà dei prossimi 2016 blocchi. La difficoltà viene aggiustata ogni due settimane circa con lo scopo di mantenere invariato il tempo medio di estrazione man mano che cresce l’hashrate della rete.

Emanuele Pagliari
Emanuele Pagliarihttps://www.emanuelepagliari.it/
Ingegnere delle telecomunicazioni appassionato di tecnologia. La sua avventura nel mondo del blogging è iniziata su GizChina.it nel 2014 per poi proseguire su LFFL.org e GizBlog.it. Emanuele è nel mondo delle criptovalute come miner dal 2013 ed ad oggi segue gli aspetti tecnici legati alla blockchain, crittografia e dApp, anche per applicazioni nell'ambito dell'Internet of Things
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