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Nexo lancia una speciale carta di debito per criptovalute

La startup Nexo ha annunciato un’interessante carta di debito per criptovalute, caratterizzata da una particolare feature che farà sicuramente piacere agli utenti del mondo crypto. La suddetta carta, infatti, consente agli utenti di avere una linea di credito supportata dalle criptovalute depositate dall’utente.

Ciò si traduce dunque nella possibilità di spendere il valore delle criptovalute depositate sulla carta di debito di Nexo senza spenderle effettivamente, ha dichiarato il collaboratore Antoni Trenchev.

A differenza di altre carte di credito che consentono di spendere criptovalute, come 2Gether, Wirex e la recente Coinbase Card, che per ogni transazione effettuata convertono parte dei fondi crypto in valuta FIAT, Nexo garantisce la conservazione delle criptovalute e fornisce agli utenti un prestito in valuta FIAT pari all’importo speso.

Sino ad oggi la startup ha concesso prestiti per oltre 700 milioni di dollari ad oltre 200.000 clienti. Con la nuova carta, tali prestiti potranno essere utilizzati per effettuare acquisti presso i commercianti che accettano carte Mastercard grazie ad un co-branding.

Nexo: una carta di debito per “non spendere” criptovalute

Il meccanismo di funzionamento della carta è piuttosto semplice: quando un utente vuole effettuare un acquisto, un sistema basato su di una serie di oracoli conferma o meno la presenza di sufficienti fondi collaterali sotto forma di criptovalute per coprire la spesa. Se il controllo ha esito positivo, la carta di debito Nexo al momento del pagamento ottiene immediatamente un prestito in valuta FIAT pari all’importo della spesa effettuata.

Trenchev, ha dichiarato che attualmente l’emittente della carta è autorizzato ad operare all’interno dell’area Euro, ma attraverso una partnership con alcuni intermediari, la startup Nexo intende presto espandersi anche negli Stati Uniti ed in Asia entro la fine dell’anno.

Le carte sono disponibili indipendentemente dallo storico del credito del cliente, in quanto il sistema di garanzia collaterale adottato riduce significativamente eventuali rischi. I tassi di interesse tuttavia sono fissati tra l’8 e il 24% a seconda dell’entità del prestito e delle normative locali.

Gli utenti possono rimborsare i loro prestiti direttamente in criptovalute o utilizzando valuta fiat.

Inoltre, utilizzando il token di Nexo il tasso di interesse verrà ridotto all’8%. Essendo il sistema collaterale legato alle criptovalute, se il valore di bitcoin dovesse aumentare anche le soglie di pagamento aumenterebbero con esso, dal momento che aumenta il potere d’acquisto offerto da BTC.

Citando l’esempio riportato da Trenchev, l’imprenditore Brock Pierce ha comprato una casa ad Amsterdam per un valore di ben 1,2 milioni di dollari attraverso una linea di credito con Nexo e non ha effettuato alcun rimborso aggiuntivo, in quanto il valore di bitcoin è aumentato rispetto a quando ha richiesto il prestito.

Al contrario, se il valore di bitcoin dovesse crollare, gli utenti dovranno depositare più criptovalute per poter pagare una parte del prestito e ridurre dunque l’esposizione, oppure vendere una parte delle criptovalute usate come garanzie per ripristinare il rapporto prestito-valore, ha affermato Trenchev.

L’azienda rispetta il protocollo Know Your Customer (KYC), segue le sanzioni internazionali e sfrutta gli strumenti offerti Chainalysis per verificare se le criptovalute utilizzate provengono da fondi illecite o meno. 

Emanuele Pagliari
Emanuele Pagliarihttps://www.emanuelepagliari.it/
Ingegnere delle telecomunicazioni appassionato di tecnologia. La sua avventura nel mondo del blogging è iniziata su GizChina.it nel 2014 per poi proseguire su LFFL.org e GizBlog.it. Emanuele è nel mondo delle criptovalute come miner dal 2013 ed ad oggi segue gli aspetti tecnici legati alla blockchain, crittografia e dApp, anche per applicazioni nell'ambito dell'Internet of Things
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