Come riportato da un media locale, in Cina c’è stato un racket della polizia che ha portato all’arresto di 15 persone che avevano infettato una quantità impressionante di computer di Internet caffè: oltre 9000 strutture, riuscendo a minare illegalmente quasi $ 14 milioni in crypto.
Le indagini erano partite l’anno scorso, quando l’ufficio di sicurezza della provincia di Henan aveva ricevuto una comunicazione secondo la quale diversi Internet cafè locali erano stati infettati con un sistema di crypto mining illegale.
Come affermato dal capo del dipartimento, Liu Hui, dopo vari accertamenti presso i relativi Internet caffè si è scoperto che il malware era stato sviluppato da una società con base proprio in quel distretto e che questo permetteva anche un controllo remoto delle macchine infette.
Risalendo alla società, si è scoperto che la stessa raccomanda il proprio servizio di mining illegale agli amministratori dei suddetti Internet caffè.
Infatti, una volta aperto il vaso di Pandora, si è scoperto che erano gli stessi amministratori dei caffè ad infettare le macchine in cambio di laute ricompense: negli ultimi 2 anni la società avrebbe pagato quasi 2000 amministratori delegati per facilitare l’installazione del malware.
Non è noto sapere di quali crypto si tratti, ma sappiamo che in generale le attività di mining illegale preferiscono Monero.