Red Cat ha annunciato il lancio di un registratore di volo per droni basato su blockchain.
Si chiama Blockchain Blackbox ed è una vera e propria scatola nera per droni che registra i dati su un sistema distribuito in modo che i regolatori e le compagnie assicurative possano fidarsi dei dati in esso registrati.
Uno dei problemi che questa innovazione si propone di risolvere sono le eventuali interferenze tra i voli dei droni, soprattutto quelli autonomi, e gli altri velivoli. La soluzione di di Red Cat, sviluppata da GoChain, dovrebbe infatti consentire ai droni a ottenere l’approvazione dei regolatori dell’aviazione di tutto il mondo.
Da un po’ di tempo, infatti, circolano diverse ipotesi riguardo la possibilità di utilizzare i droni ad esempio per la consegna dei pacchi. Amazon sta già sperimentando questa soluzione, ma anche Uber e UPS si stanno muovendo in questa direzione.
Queste società hanno fatto domanda alla FAA degli Stati Uniti per ottenere la certificazione dei loro droni, ma potrebbe non essere semplice ottenerla.
Ad esempio, a dicembre il secondo aeroporto più trafficato del Regno Unito, Gatwick, fu chiuso durante la notte a causa di droni in volo ripetutamente sull’aerodromo. Anche all’aeroporto internazionale di Newark-Liberty accadde qualcosa di simile a causa del fatto che alcuni piloti avevano avvistato un drone in volo vicino all’aeroporto.
Red Cat è una società che lavora per proteggere lo spazio aereo per l’industria dei droni e la soluzione che propone è quella di registrare i dati di volo dei droni su blockchain.
La rete GoChain dichiara di poter gestire 1.300 transazioni al secondo. Il suo protocollo è basato su web3 e come algoritmo di consenso utilizza Proof of Reputation (PoR), visto che dietro GoChain c’è un consorzio decentralizzato di società Fortune 500, ONG e organizzazioni no-profit che convalidano le transazioni. GoChain ha anche una sua criptovaluta il cui ticker è GO.
