HomeBlockchainLa Top 5 delle migliori app DeFi (Decentralised Finance)

La Top 5 delle migliori app DeFi (Decentralised Finance)

Sono molti i nuovi progetti a rendere il concetto di DeFi molto interessante. Sono tre gli ambiti principali in cui si muove la DeFi: lo scambio di valori (exchange decentralizzati), le attività di deposito/prestito e gli investimenti a rischio (margin trading).

La top 5 delle migliori app e progetti DeFi

1. MakerDAO

Maker è un’organizzazione con sede a Santa Cruz, in California. Il CEO è Rune Christensen, ha studiato alla Copenhagen Business School prima di creare l’azienda mentre il CTO, Andy Milenius, ha già lavorato per Amazon.

Si tratta del progetto DeFi più importante e col maggior valore in dollari bloccato: oltre 260 milioni sono associati allo smart contract.

defi projects

MKR è l’utility token della piattaforma di smart contract che sorregge Dai (DAI), nota stablecoin decentralizzata. Mentre il prezzo di DAI è sempre circa uguale a 1 dollaro, quello di Maker (MKR) è volatile e dipende dall’andamento del mercato, per via della meccanica di supply unica e del suo ruolo nella piattaforma Maker DAO. L’aspetto intrigante risiede nella continua riduzione dell’offerta di token nel tempo.

Come utility token, Maker (MKR) è richiesto per pagare le commissioni maturate sulle posizioni debitorie collateralizzate (CDP). Le CDP sono aperte per generare Dai nel sistema Maker DAO. Le fee maturate possono essere pagate esclusivamente attraverso Maker (MKR). I Maker (MKR) utilizzati per pagare le fee vengono bruciati, riducendone l’offerta.

Ciò significa che se l’adozione e la domanda di Dai e CDP aumenteranno, come di fatto sta avvenendo, ci sarà una domanda aggiuntiva per Maker (MKR), in modo che gli utenti possano pagare le fee.vAll’aumentare dell’adozione del sistema DAI, si riduce l’offerta del token Maker (MKR), che dovrà essere bruciato per liberare le CDP. Sarà dunque sempre più scarso e prezioso.

Mike McDonald ha twittato il 13 novembre scorso che quasi l’1% della total supply di Ethereum è contenuta nello smart contract sviluppato dal team del progetto MakerDAO.

2. Compound Finance

Un altro progetto molto interessante, fondato da Coinbase insieme ad Andreeseen Horowitz, è Compound Finance. Insieme a DyDx, il progetto sta per ricevere 1 milione di USDC da Coinbase.

Compound Finance è un progetto di DeFi, visto che i mercati che crea sono decentralizzati e privi di intermediari. Agisce esso stesso da intermediario, ma essendo solamente un protocollo informatico pubblico ed open source, non è né controllato né gestito da nessuno.

Consente agli sviluppatori di creare un mercato monetario trasparente ed autonomo, che consenta agli utenti e alle applicazioni di ottenere prestiti o di guadagnare interessi senza fare affidamento su controparti.

La vera innovazione consiste nell’aver eliminato gli intermediari sostituendoli con un protocollo open source ed aver superato i limiti dei prestiti one-to-one con la creazione di veri e propri mercati della liquidità in cui non vi è rapporto diretto tra debitore e creditore, ma solamente tra questi due ed il protocollo stesso.

Il protocollo è basato su Ethereum e si utilizza grazie a diverse interfacce create dalla community, tra cui anche il wallet di Coinbase e quello di Huobi. Compound in questo modo diventa un pool di liquidità che consente di andare al di là dei semplici prestiti diretti a singoli altri utenti, fornendo invece liquidità ad un intero mercato all’interno del quale gli utenti possono ottenere prestiti dal mercato stesso o guadagnare interessi immettendo liquidità.

In ciascun mercato i tassi di interesse sono determinati in modo algoritmico, in base alla domanda ed all’offerta, e gli interessi maturano ad ogni nuovo blocco di Ethereum. Inoltre, non ci sono durate o termini predefiniti: gli utenti possono utilizzare il protocollo compound anche solamente per il tempo della durata di un solo nuovo blocco, o a tempo indeterminato, rimanendo liberi di ritirare o rimborsare in qualsiasi momento.

I tassi di interesse vengono calcolati in funzione della liquidità disponibile in ciascun mercato, e fluttuano in tempo reale in base all’offerta e alla domanda. Quando la liquidità è abbondante i tassi di interesse scendono, mentre se dovesse diventare scarsa aumenterebbero, incentivando la nuova offerta e il rimborso dei prestiti.

Vengono visualizzati come tassi di interesse annuali, ma in realtà gli interessi maturano ad ogni nuovo blocco di Ethereum, ogni 15 secondi circa. 

3. Uniswap

Uniswap è un protocollo per il token exchange che si appoggia alla blockchain di Ethereum ed è stato inventato da Hayden Adams, uno dei primi in assoluto ad interessarsi agli smart contract.

Facilita la conversione da ETH a token ERC20 ed è diventato molto popolare per la sua facilità d’uso oltre che per la trasperenza che lo contraddistingue. Il protocollo è completamente onchain e si usa attraverso MetaMask. Si tratta di un progetto DeFi perché non ci sono intermediari nel processo di conversione.

Consiste in due diversi smart contract scritti nel linguaggio Vyper:

  • Un exchange contract;
  • Un factory contract.

Uniswap, al posto dell’order book, utilizza le cosiddette liquidity pools; non ha un token nativo e le fee sono fissate allo 0.3% per ogni trade.

4. Dharma Protocol

Dharma Protocol, analogamente a Compound, è una suite di smart contract e tool per sviluppatori che permette di prendere in prestito e prestare crypto-asset sulla blockchain di Ethereum (o simili). Al momento Dharma supporta Ether, DAI e USD Coin.

Il protocollo si basa su 0x, un sistema modulare per exchange decentralizzati anch’esso basato sulla blockchain di Ethereum. Dharma è sviluppato da Dharma Labs, fondato da Nadav Hollander (ex ingegnere di Coinbase e Google) ed è sovvenzionata da YCombinator e da Polychain Capital.

L’obiettivo del progetto è mettere a disposizione un’alternativa al meccanismo di prestiti tradizionale usando la blockchain come strumento di trasparenza.

Una differenza fondamentale tra Dharma e Compound è che Dharma facilita il prestito peer to peer, mentre Compound usa le liquidity pool.

5. DyDx

Nella top 5 delle app DeFi non si può non menzionare dYdX, progetto molto simile a Compound. Il suo smart contract si appoggia però a una liquidity pool invece che su prestiti peer-to-peer con tassi di interesse impostati algoritmicamente. Dietro al progetto c’è un team molto competente e il software è completamente open source.

La differenza principale rispetto a Compound è che dYdX si focalizza su uno use-case specifico. Il margin trading permette ai trader di guadagnare dalla diminuzione di valore di un asset (short selling) o dalla sua crescita (leveraged long position). dYdX supporta ETH, DAI e USD Coin.

Un trader attiva il processo inviando un’offerta di prestito, un ordine di acquisto e l’importo dell’acquisto a uno degli smart contract di dYdX. Lo smart contract accetta il deposito e lo invia a un exchange decentralizzato, solitamente 0x, per vendere l’asset al prezzo specificato dal trader.

Il contratto intelligente detiene il deposito fino a quando il professionista non decide di chiudere la posizione. In quel momento riceve indietro l’importo prestato e il relativo profitto. Un processo abbastanza complicato, ma consente di realizzare margin trading decentralizzato senza uscire dalla piattaforma di dYdX.

Matteo Gatti
Matteo Gatti
Ingegnere informatico appassionato di tecnologia e di tutto ciò che vi ruota attorno. Segue con interesse il mondo delle criptovalute e lo sviluppo della tecnologia Blockchain. Scrive anche di Linux su LFFL.
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