Come riportato in un recente post sul blog di LedgerX, l’ex direttore della CFTC (Commodity Futures Trading Commission), Chairman J. Christopher Giancarlo, avrebbe intenzionalmente ostacolato per motivi personali l’operato della compagnia LedgerX.
Il problema sarebbe stato causato in merito alla revisione della registrazioni, Derivatives Clearing Organization (DCO).
Infatti, secondo la fonte, il tutto deriverebbe da un post nel loro blog fatto dal CEO di LedgerX, Paul Chou, e di come questo avrebbe influito sulla decisione dell’ex direttore che avrebbe così rimandato la richiesta di DCO, già presa in carico a novembre 2018.
Inoltre sempre secondo la fonte, ci sarebbero stati dei problemi con la documentazione relativa a LedgerX, a cui era stata chiesta un’assicurazione ed una valutazione SOC 1 Type 2, documenti indispensabili per il proseguimento dell’approvazione e che sono stati forniti prontamente dall’azienda ma, come detto, questi sono andati persi dallo staff della CFTC, forse intenzionalmente.
Al di là del problema con la documentazione, facilmente aggirabile richiedendo la nuova, il protrarsi della decisione senza un motivo apparente va contro il Commodity Exchange Act (CEA) e avrebbe causato un danno non indifferente a LedgerX che ha così avuto un enorme ritardo nel lancio dei prodotti derivati crypto, perdendo anche il primato del lancio che invece ha così potuto avere Bakkt.
Bakkt è riuscito infatti a far uscire i propri futures basati su bitcoin fisici qualche settimana fa, anche se non con poca difficoltà e intoppi visto che il prezzo di bitcoin è poi sceso abbastanza velocemente.
Infatti, a seguito del lancio dei futures di Bakkt, il prezzo di bitcoin non è salito, al contrario di quanto ci aspettasse, ma anzi è sceso tornando sotto la soglia dei 10.000 dollari e rimanendo all’interno del triangolo ribassista.