Cermaq, azienda norvegese che si occupa di allevamento di trote e salmoni, ha annunciato oggi la sua decisione di avviare un sistema di tracciamento dei propri prodotti usando la blockchain, fornendo così alcune informazioni come il luogo dove è stato allevato il salmone, i mangimi con cui è stato nutrito e così via, in modo da avere clienti maggiormente consapevoli di ciò che consumano.
Per farlo, utilizzerà una soluzione di IBM che, in realtà, come risaputo, non è una vera e propria blockchain, ma una DLT in quanto non è pubblica, decentralizzata e completamente trasparente.
Il direttore delle vendite di Cermaq Norvegia, Brede Løfsgaard, ha però dichiarato:
“Si tratta di un progetto nuovo ed entusiasmante, che pone una maggiore enfasi sulla trasparenza e la tracciabilità in tutte le parti della nostra catena del valore. Questo è qualcosa su cui, noi come azienda, siamo molto concentrati, ma anche qualcosa che i consumatori vogliono e si aspettano”.
Come funziona la tracciabilità con questa “blockchain”
Questa soluzione prevede l’utilizzo di un codice QR, tramite il quale l’utente potrà vedere le informazioni sul salmone che deciderà di acquistare. Queste info saranno quindi state inserite nella DLT di IBM in modo che siano accessibili all’utente finale.
I consumatori, che saranno soprattutto i francesi, potrebbero recuperare così solo i dati che Cermaq avrà scelto di condividere, visto che sarà solo Cermaq a poter inserire informazioni sulla DLT.
Il marketing e la blockchain
DLT e blockchain non sono la stessa cosa e spesso queste operazioni di marketing fanno confusione nelle menti di chi ancora poco conosce il settore.
E di certo non mancano esempi in tal senso. Tempo fa, infatti, era diventata celebre la tracciabilità del pollo e dei limoni di Carrefour su blockchain, mentre qualche giorno fa in Italia è stato lanciato il progetto per la tutela del Made in Italy che usa sempre la DLT di IBM, ovvero Hyperledger.
Ha spiegato Federico Viganò, CMO di Luxochain e Co-founder di ICOBooster.
“Usare la blockchain per fini di marketing è un vantaggio competitivo. Serve però la consapevolezza che blockchain è sinonimo di trasparenza, e i brand devono prima capire quante e quali informazioni sono disposti a condividere per evitare situazioni critiche in futuro”.