Giornata a doppia faccia per il settore delle criptovalute ben rappresentata dalla volatilità giornaliera di Bitcoin che cresce.
Dopo aver dato indicazioni ribassiste per tutta la prima parte di mercoledì, subendo l’incertezza dovuta alle notizie relative all’hackeraggio dell’exchange Upbit, nel pomeriggio si è invertita la rotta del mercato, con una netta prevalenza di segni positivi per oltre il 70% delle crypto.
Concentrando l’attenzione sulle prime 30 crypto, ci sono solo 4 segni sotto la parità: Leo (LEO), Chainlink (LINK), Tezos (XTZ) e Basic Attention Token (BAT). Sono proprio Tezos e BAT ad essere tra le peggiori di giornata con discese oltre il 2%.
La giornata vede una particolare attenzione sul caso di Upbit, ma sono da rilevare anche gli scambi che Coinmaketcap attribuisce ad Ethereum. Upbit infatti ha subito un hackeraggio sul conto dell’exchange con un furto di 300.000 ETH, mentre su Coinmarketcap si nota uno scambio di volumi per Ethereum di circa 8 miliardi di dollari delle ultime 24 ore, che sono esattamente il 50% del marketcap della crypto.
Si tratta di un valore molto elevato per ETH che ha una capitalizzazione totale di 16 miliardi. Andando a vedere i dati degli exchange, Binance, il più grande exchange mondiale, è solamente in 32° posizione e ciò può indicare che i dati di queste ore siano falsati.
Pertanto Ethereum in queste ore è attenzionata particolarmente da un’elevata speculazione. Andando a restringere gli scambi di Ethereum delle ultime 24 ore ai primi 10 exchange per importanza, i volumi rimangono ai livelli dei giorni scorsi, così come il numero di transazioni esterne agli exchange che si sono sviluppate sulla blockchain di Ethereum.
I volumi totali delle ultime 24 ore scendono ancora e si riportano sotto la soglia dei 77 miliardi di dollari. Il market cap si riporta ad un passo dai 200 miliardi di dollari, livelli abbandonati lo scorso fine settimana. La dominance del Bitcoin è stabile al 66%, mentre Ethereum continua a dare segnali di rallentamento riportandosi sotto l’8,2%, e Ripple rimane stabile sotto il 5%.
Summary
La volatilità di Bitcoin (BTC)
Giornata ad alta tensione per Bitcoin che ha vissuto ampie oscillazioni, con una volatilità giornaliera che nelle ultime 24 ore si è spinta oltre il 7%, quando in media è poco sotto il 3%. Bitcoin dalle 11 alle 13 ha visto i prezzi oscillare anche di 500 dollari. È un segnale da non trascurare, che indica nervi tesi.
Bitcoin prova nuovamente a spingersi oltre la soglia dei 7.300 dollari, livello che negli ultimi 5 giorni si sta dimostrando un’ostica resistenza di breve periodo. Dal 22 di novembre più volte i prezzi hanno tentato di tornare sopra questa soglia, ma è stata forte la reazione a contrasto delle vendite che hanno respinto ogni tentativo rialzista. Se questo livello fosse violato si aprirebbero le porte per rivedere la resistenza di breve periodo dei 7.500 dollari.
Ethereum (ETH)
Ethereum non soffre particolarmente delle vicissitudini delle ultime ore, anche se rimane vicino ai livelli degli ultimi sei mesi toccati tra la notte di domenica e lunedì. Per ETH questo particolare segnale di tenuta dei minimi nonostante le news dall’Asia è un segnale positivo che dovrà trovare conferme anche nelle prossime ore e giorni.
Per ETH è necessario recuperare al più presto i 155 dollari, livello abbandonato con l’affondo dello scorso venerdì.
Ripple (XRP)
Per Ripple la situazione non cambia, tra alti e bassi le oscillazioni sono intorno ai 22 centesimi di dollaro, dove prova a consolidarsi per ridare fiducia dopo l’affondo che ha visto XRP arrivare ai minimi degli ultimi due anni nella notte tra domenica e lunedì.