Nel trio di testa spicca il prezzo di XRP, che aumenta del 3%, mentre Bitcoin ed Ethereum viaggiano poco sopra la parità, entrambe con un +0,2%.
Oggi le crypto provano ad annunciare un weekend diverso da quello delle ultime due settimane che ha evidenziato una debolezza iniziata dai minimi del 25 novembre e che ancora non fornisce segnali positivi nel medio periodo.
XRP prova a mettersi sulla scia del token Enjin che, forte della collaborazione ufficializzata con Microsoft, continua a salire anche oggi, anche se con una intensità minore, registrano un ulteriore balzo dell’11% provando a consolidare il rialzo delle ultime 72 ore a 10 centesimi di dollaro, che non registrava dall’inizio del luglio scorso.
Ripple prova a seguire il trend, facendo trapelare rumors in merito all’utilizzo che può essere fatto di XRP nei giochi online, essendo appunto una rete di scambi di valori molto veloci che potrebbe essere ben adottata anche in questo settore.
Questi commenti che trapelano ad arte dalla Fondazione Ripple stanno riportando forza a XRP che aumenta e torna sopra i 22 centesimi dopo aver sfiorato i 21 cent due giorni fa.
Nel resto del settore c’è una netta prevalenza di segni verdi con oltre il 75% delle criptovalute in territorio positivo. Tra le big 20 si notano solo due segnali ribassisti, Leo (LEO) e Huobi token (HT), che perdono lo 0,5%.
Tra i maggiori rialzi di giornata c’è Hedge Trade (HEDG), in 29° posizione e 320 milioni di dollari di capitalizzazione con un +50% su base giornaliera. Si tratta di un token che mira a rivoluzionare il social trading basato su tecnologia blockchain, rivolto a trader professionisti.
L’altro rialzo di giornata a doppia cifra è di Educare (EKT), Energi (NRG), che guadagnano il 25%. Tra le più conosciute fanno bene Zilliqa (12%) e Kyber Network (12%).
Dalla parte opposta non si registrano segnali preoccupanti. La peggiore è Quant (QNT) che perde il 6%.
Il market cap si mantiene sopra i 200 miliardi di dollari. Bitcoin arretra sotto la soglia del 67% di quota di mercato. Ethereum perde qualche frazione di decimale riportandosi a ridosso dell’8%, mentre Ripple guadagna qualcosa tornando sopra il 4,8%.
Prezzo Bitcoin (BTC)
Bitcoin, in queste ultime ore, si riporta sopra la soglia 7.400 dollari. Da oltre 48 ore le oscillazioni microscopiche in un canale di 150 dollari fanno crollare la volatilità su base giornaliera poco oltre l’1%, considerato che la volatilità su base mensile è superiore al 2,5%.
Si tratta di oscillazioni inferiori alla metà della media su base mensile. Questo non consente di osservare particolari indicazioni a livello tecnico, restando valide quelle fornite nei giorni scorsi.
Un primo segnale rialzista arriverebbe con il superamento sostenuto dai volumi dei 7.500 dollari, volumi che nelle ultime 24 ore tornano a scendere di circa il 15%. Al ribasso, per Bitcoin è necessario non tornare sotto quota 7.100 dollari nel corso del fine settimana per non rischiare di entrare in un vortice di speculazione.
Prezzo Ethereum (ETH)
Le micro oscillazioni caratterizzano anche Ethereum che continua a spostarsi un po’ sopra e un po’ sotto il livello dei 145 dollari. Per Ethereum è importante recuperare il prima possibile i 155 dollari per iniziare a dare un primo segnale di inversione del trend ribassista presente da fine giugno scorso.
Un campanello di allarme arriverebbe se nel fine settimana i prezzi dovessero spingersi sotto i 140 dollari, che aprirebbe le porte al test dei minimi degli ultimi 8 mesi, sotto area 133 dollari, livello minimo registrato con l’affondo del 25 novembre.