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Criptovalute: i trend del 2019

Quali sono stati i principali trend delle criptovalute in questo 2019 che sta per concludersi? 

Il primo sicuramente è stato il recupero del valore di bitcoin, che ha iniziato l’anno sotto quota 4.000 dollari e lo chiuderà presumibilmente a circa il doppio del valore, o forse poco meno. 

Anche il market cap totale di tutte le criptovalute è salito, da circa 130 miliardi a circa 200 miliardi di dollari. 

Tuttavia, pare che questi aumenti non abbiano granchè soddisfatto la comunità crypto, tanto che stando ai risultati di un recente sondaggio, che ha coinvolto più di 3.000 partecipanti, solo per il 47% delle persone si è trattato di un anno positivo. Infatti, per il 53% il 2019 non è stato un anno buono per il settore crypto. 

Non si sa se questo risultato sia dovuto ad esempio ad un qualche tipo di delusione sulle aspettative, forse eccessive, riguardo la crescita dei prezzi, o al fatto che alcune criptovalute non stiano chiudendo l’anno con un incremento di prezzo (tipo XRP) o lo stanno chiudendo più o meno alla pari (tipo ETH), ma in effetti visti i picchi raggiunti a fine 2017 potrebbe esserci in giro ancora un po’ di delusione. 

Però le ragioni potrebbero anche essere completamente avulse dal contesto più spiccatamente speculativo. Ad esempio, la cosiddetta adozione di massa in questo 2019 non c’è stata. 

Secondo Federico Monti​, CEO di ZBX Blockchain Smart Solutions, le criptovalute soffrono di un brand awareness distorto: benedizione divina per lo speculatore, truffa per il non trader, con una piccola minoranza di hodler, che hanno una percezione più sana e vicina alla natura delle stesse.

“L’adozione di massa delle crypto non è vicina e credo che la strategia migliore per farle accettare sia di veicolarne la conoscenza in un secondo tempo, dopo aver fatto digerire per bene le meraviglie della blockchain, che già ora viene percepita positivamente da privati, aziende e Pubbliche Amministrazione. Da operatore del settore posso dire che a breve avremo la prima fase di adozione diffusa, con casi che attireranno le attenzioni e le adesioni di molti altri adopter”. 

Un’altra possibile fonte di delusione potrebbe essere dovuta all’eccesso di entusiasmo diffusosi dopo l’annuncio di Libra, a giugno. Infatti proprio in quei giorni ad esempio si sono registrati i picchi annuali dei valori di bitcoin, e di molte altre criptovalute, ma con il passare dei mesi si è scoperto che il progetto della “criptovaluta di Facebook” era ben lungi dal diventare realtà. 

In realtà, al di là di Libra, è stato un anno molto interessante per le cosiddette stablecoin, con la nascita di nuovi progetti, come USDC, e la diffusione di altri, come DAI. 

Probabilmente il singolo trend che ha dato più grattacapi è quello legato alla regolamentazione. Di sicuro, proprio a causa di Libra, i regolatori hanno iniziato a dedicare molte attenzioni alle stablecoin, ed alle criptovalute in generale, e questo non ha ancora prodotto alcun evidente vantaggio. Anzi, sono state sollevate molte critiche, molte obiezioni, ed alcuni timori, che probabilmente hanno inciso non poco sulla percezione di queste nuove tecnologie da parte del grande pubblico. 

ll singolo trend di maggior successo invece è stato quello legato alla DeFi. Nonostante gli strumenti di finanza decentralizzata su Ethereum siano in circolazione già dal 2017, il 2019 è stato di sicuro l’anno della loro consacrazione. 

Forse non sarà ricordato in futuro come l’anno della loro esplosione, ma di sicuro lo sarà per essere stato il primo anno in cui hanno iniziato a diffondersi. Inoltre questo trend si annuncia come possibile protagonista ancora nel 2020, visto che per ora la sua crescita non accenna ad interrompersi. 

Simone Conti di Eidoo ha commentato:

“Il 2019 è stato l’anno della Defi. Abbiamo assistito al primo caso di successo di utilizzo degli smart contract. MakerDao, Synthetix, Compound sono progetti che hanno posto le fondamenta ad un settore destinato a rimanere disegnando nuovi modelli di business e aprendo possibilità infinite. Il mercato è dominato da pochi player. Il prossimo anno ne vedremo arrivare molti. sarà anche l’anno dei DEX”. 

In sintesi forse si potrebbe dire che la percezione comune riguardo il 2019 sia eccessivamente pessimistica, probabilmente a causa di un iniziale eccesso, ingiustificato, di entusiasmo. 

Infatti, dal punto di vista oggettivo il 2019 non sembra affatto chiudersi come un anno negativo per il settore crypto, sebbene d’altro canto non sarà certo ricordato per essere uno dei migliori. In fondo anche lo stesso sondaggio di cui sopra in realtà di chiude con una sorta di pareggio, visto che la differenza tra i voti positivi e quelli negativi è molto ridotta.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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