In Cina, la People’s Bank of China (PBoC) ha annunciato che sta organizzando il nuovo test per la tanto attesa valuta digitale di Stato, principalmente nelle città di Shenzhen e Suzhou.
Secondo quanto riportato, sembra che la PBoC abbia coinvolto sette società statali per eseguire il test. Nello specifico, si tratta di una collaborazione con quattro banche commerciali e tre giganti delle telecomunicazioni.
Non solo, sembra che il programma pilota testato dalla Cina si concentri essenzialmente su settori come l’assistenza medica, l’istruzione, il commercio e i trasporti.
Dall’altro canto, il coinvolgimento dei colossi della telecomunicazione nella collaborazione sembra sia essenzialmente dedicata per lo sviluppo di carte SIM con e-wallet integrati o per la creazione di nuove app di wallet indipendenti.
Le due città di Shenzhen e Suzhou saranno, dunque, le prime a vedere l’implementazione della nuova valuta digitale dello Stato cinese ma in modi diversi.
Mentre si è già sperimentato il progetto pilota su Shenzhen su bassa scala alla fine di questo 2019, si afferma che nel 2020 ci saranno due fasi per la sua realizzazione in modo da renderla ampiamente promossa sul territorio.
In merito a Suzhou, invece, il rapporto afferma che potrebbe essere testata direttamente la nuova valuta, soprattutto dopo la notizia che a novembre un’azienda fintech sostenuta dalla PBoC stava cercando esperti blockchain e crypto proprio a Suzhou.
Grazie a questa nuova implementazione, le banche commerciali potrebbero ottenere prima la valuta digitale dal PBoC depositando la riserva RMB. Utenti e aziende, poi, potrebbero registrare i propri e-wallet con queste banche commerciali così da poter utilizzare la nuova valuta digitale.
Dunque, dopo aver affermato di lavorare sulla valuta digitale nazionale dal 2014, ecco che la Cina torna sulla scena in materia di DCEP – Digital Currency Electronic Payment – e quindi valuta digitale pagamenti elettronici nazionali, pubblicando continuamente nuove dichiarazioni in merito.
Proprio il mese scorso, infatti, era stato rivelato da Jack Lee di HCM Capital, il braccio di private equity di Foxconn, che la nuova DCEP cinese potrebbe essere lanciata sul mercato nei primi mesi del 2020.
La Cina sembra stia mettendo in pratica una corsa al tempo, forse per contrastare da un lato il progetto Libra di Facebook o dall’altro per essere il leader dell’attuale movimento globale che ha visto di recente come protagonista anche paesi europei.
Infatti, la scorsa settimana anche la Banca Centrale Europea (BCE) ha rivelato la sua propensione a voler sviluppare una propria valuta digitale qualora i pagamenti transfrontalieri in euro non dovessero diventare più veloci ed economici.
Non solo, insieme all’annuncio della BCE, anche il governatore della banca centrale francese Francois Villeroy de Galhau ha rivelato di aver già avviato il progetto per i pagamenti elettronici con valuta digitale per i primi mesi del 2020.