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Ethereum: il prezzo non beneficia del fork

La settimana inizia con una prevalenza di segni negativi dopo un fine settimana trascorso con una netta prevalenza di segni sopra la parità, anche se non è stata particolarmente movimentato, neppure per il prezzo di Ethereum che ha vissuto il fork Istanbul

Fonte: COIN360.com

La giornata di domenica ha registrato il più basso volume di scambi giornaliero dallo scorso ottobre, quando i prezzi di BTC erano 2-300 punti sopra i prezzi odierni, all’interno di una gabbia che prima del forte movimento di ottobre aveva caratterizzato il periodo bimestrale con scostamenti ristretti e una particolare noia generalizzata da parte degli operatori. 

È stato un weekend che prova a dare segnali di consolidamento per le big. Nel weekend si è distinta Tezos (XTZ) che è salita rivedendo i valori di inizio agosto. 

Tezos, su base settimanale, da lunedì scorso è tra le migliori 100 con un guadagno che supera addirittura il 30%. Tezos anche oggi continua su questa scia rialzista, anche se con minore intensità, e oggi è tra le tre migliori della top 20, con un guadagno di poco superiore al 3%. 

Positive anche Leo, poco sopra la parità, ma la migliore tra le big è IOTA che, con un rialzo di oltre l’1,5%, prova a uscire dalla morsa dei 20 centesimi che la vede oramai ondeggiare, muoversi dallo scorso fine novembre attorno a questo livello. 

Tra le migliori spicca Algorand (ALGO), che sale di circa il 9% mettendo a segno un rialzo che dallo scorso venerdì si spinge oltre il 25% riportando i prezzi a 33 centesimi di dollaro, livelli abbandonati a metà dello scorso settembre. 

Algorand, con il rialzo di oggi, è tra le prime tre di giornata. Le altre due sono Energi (NRG) che guadagna il 12% e RIF Token (RIF) che sale di poco oltre il 7%.

Dalla parte opposta, la peggiore crypto è Mindol (MIN) con un -20%. Dopo i rialzi stellari dei giorni scorsi prevalgono le prese di profitto. Seguono Enjin Coin (ENJ) che perde il 9% e Kyber Network (KNC) che arretra del 6%.

Il market cap, come nel fine settimana, continua ad oscillare intorno ai 205 miliardi di dollari di capitalizzazione. La dominance del Bitcoin oscilla poco sotto il 67% mentre invece l’incertezza di Ethereum lascia campo ad altre altcoin. 

Nonostante Ethereum abbia passato indenne il fork Istanbul, senza registrare nessuna difficoltà a livello di rete, ciò non ha fatto bene al prezzo che continua a muoversi sotto la soglia dei 150 dollari, immobile su questa soglia ormai da tre settimane. Ciò fa scendere di nuovo la dominance di Ethereum sotto l’8%. 

Ripple guadagna frazioni percentuali e si porta poco sopra il 4,8%. Ripple prova a riprendersi anche se al momento senza conferme, i 23 centesimi di dollaro, ma continua a far perdere interesse agli investitori anche sotto l’aspetto dei volumi. Ripple è infatti la 5° crypto più scambiata delle ultime 48 ore dietro Bitcoin, Ethereum, EOS e Bitcoin Cash. 

Grafico Bitcoin by Tradingview

Prezzo Bitcoin (BTC)

Bitcoin tenta nuovamente di spingersi senza successo sopra i 7.700 dollari, dove riemergono le difese dei ribassisti che respingono il prezzo poco sotto la soglia dei 7.500 dollari. 

Sembrerebbe questo essere un livello che BTC sta provando a consolidare per provare l’attacco rialzista sopra i 7.900 dollari, livello di resistenza dove nelle ultime 4 settimane Bitcoin ha già tentato per due volte la rottura. 

Per BTC è necessario consolidarsi sopra i 7.500 e non spingersi di nuovo sotto i 7.100 dollari, livello di supporto su base mensile. Positiva sarà la rottura dei 7.900 dollari.

Grafico Ethereum by Tradingview

Prezzo Ethereum (ETH)

La situazione di Ethereum rimane decisamente invariata nonostante il fork, con i prezzi che continuano a muoversi sotto la soglia dei 150 dollari. 

I tentativi di rialzo avvenuti nella giornata di ieri sopra questo livello non sono riusciti a spingersi oltre i 152 dollari, evidenziando come per ETH manchino effettivamente gli acquirenti che darebbero un segnale di validità di una salita che ambirebbe a toccare i 158 dollari, livelli di resistenza di breve periodo che coincidono con i massimi di fine novembre.

Il passaggio del fork Istanbul non registra al momento problematiche per la rete di Ethereum, anche se non fa scattare la scintilla dell’euforia che solitamente ci si aspetta quando ci sono queste implementazioni di rete molto importanti scontate dagli investitori in modo positivo. 

ETH rimane in un limbo pericoloso vicino ai minimi degli ultimi sei mesi, registrati con un affondo che sembra concluso con i minimi del 25 novembre a 133 dollari. Per ETH è necessario dare al più presto un segnale di inversione.

Federico Izzi
Federico Izzi
Analista finanziario e trader indipendente – Socio S.I.A.T. & Assob.it. Opera attivamente sui mercati azionari e dei derivati (futures ed opzioni) dal 1997. Precursore dell’analisi ciclica-volumetrica è noto per aver individuato i più importanti movimenti al rialzo ed al ribasso sui mercati finanziari degli ultimi anni. Partecipa annualmente come relatore all’ ITForum di Rimini dall’edizione del 2010 ed InvestingRoma e Napoli dalla prima edizione del 2015. Interviene come ospite ed esperto dei mercati durante le trasmissioni “Trading Room” e “Market Driver” di Class CNBC, Borsa Diretta.tv e nel TG serale di Traderlink. Da luglio 2017 è ospite fisso su LeFonti.TV nell’unico spazio nazionale settimanale dedicato alle criptovalute insieme ai più importanti esperti internazionali del settore. Periodicamente pubblica articoli su ITForum News, Sole24Ore, TrendOnLine, Wall Street Italia. E’ stato intervistato in qualità di esperto di criptovalute per: Forbes Italia, Panorama, StartupItalia, DonnaModerna. E’ stato riconosciuto come primo analista tecnico italiano ad aver pubblicato la prima analisi ciclica secolare sul Bitcoin. Federico Izzi è… Zio Romolo
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