HomeBlockchainIntervisteCryptovalues, Federica Rocco: così educhiamo alla blockchain

Cryptovalues, Federica Rocco: così educhiamo alla blockchain

Con l’avvicinarsi del nuovo anno aumenta la consapevolezza delle aziende di voler aumentare i propri servizi in tema di educazione al mondo crypto e blockchain e una delle realtà a voler aumentare il dialogo e la diffusione della tecnologia in questo modo è CryptoValues. The Cryptonomist ha avuto l’occasione di intervistare il CEO Federica Rocco.

Che cos’è Cryptovalues e perché nasce?

Cryptovalues nasce nel 2018 per riunire expertise multidisciplinari provenienti da diversi settori: oggi accomuna aziende e professionisti specializzati in ambito business, IT, legale e fiscale. L’obiettivo è quello di mettere a fattor comune queste competenze complementari per favorire un dialogo costruttivo tra le realtà operanti nel settore e gli organismi istituzionali al fine di contribuire alla creazione di un framework normativo chiaro e orientato allo sviluppo di tutti gli attori dell’industria. 

Come si posiziona l’Italia in questa realtà?

A luglio l’Italia ha ottenuto, insieme a Svezia e Repubblica Ceca, la Presidenza della EU Blockchain Partnership iniziativa promossa dalla Commissione UE per la creazione di una piattaforma comunitaria basata su Blockchain per lo sviluppo di servizi digitali. Inoltre, il MISE si è dotato di un pool di esperti di queste tecnologie con la finalità di valutare con efficacia l’utilizzo a fini pubblici. Infine, numerose aziende e start-up oggi puntano su Blockchain/DLT e crypto per innovare i propri processi aziendali e questo è un segnale forte rispetto all’adozione futura. Insomma, l’Italia è ben posizionata!

In quali settori operate nello specifico?

Sono principalmente quattro le aree in cui operiamo: rapporti istituzionali, mondo accademico, ricerca e sviluppo e formazione. Lavoriamo in forte sinergia tra tutti i settori per far capire le potenzialità di questo insieme di tecnologie alle istituzioni governative, ai politici, alle università e alle aziende. La nostra mission è quella di portare l’Italia a rivestire posizioni sempre più significative e a condividere il know-how acquisito con gli altri stati membri. Ci affianchiamo a università e istituzioni proprio per far sì che le informazioni vengano recepite in maniera corretta, condivise tra i diversi stakeholder e per facilitare il networking tra questi ultimi.

Chi sono i protagonisti della vostra realtà?

Abbiamo due organi principali: l’Advisory Board e il Comitato Scientifico. Il primo fornisce raccomandazioni ai decisori pubblici, dialoga con i suoi stakeholder fornendo studi multidisciplinari e mettendo a disposizione di tutti gli interessati report e best practices di settore. Il secondo, invece, è formato da professori universitari, attraverso i quali manteniamo i contatti con gli atenei e con cui collaboriamo per sviluppare progetti o studi di settore. Il nostro intento è quello di coordinare gli sforzi dei partecipanti alla nostra comunità, contribuendo a creare consapevolezza sui benefici di queste nuove tecnologie, delle rispettive modalità d’uso e delle enormi opportunità che ne derivano.

Progetti per il futuro?

Nei prossimi mesi la nostra attività si concentrerà su due fronti principali: in Italia, oltre a continuare l’attività di diffusione e informazione presso gli organi istituzionali e accademici, svilupperemo attività formative di alto livello rivolte a imprenditori, top manager e professionisti interessati ad avere una visione completa in ogni aspetto (regolamentare, fiscale e di business) di questa industria e delle grandi opportunità che offre. Infatti, nei giorni scorsi, abbiamo presentato Stefano Rossi il cui compito principale sarà quello di organizzare e gestire la formazione, il training e gli eventi di alto livello che il consorzio vuole lanciare a breve. Sul fronte europeo, d’altro canto, andremo e a consolidare il lavoro di networking svolto finora così da portare anche sui tavoli istituzionali europei le istanze che arrivano da questo mercato. Il futuro di questo settore non è scritto e vogliamo contribuire affinché il bilanciamento tra regolamentazione e innovazione vada nella direzione giusta.

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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