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Iran: mille licenze per il mining di criptovalute

In Iran il Ministero dell’Industria ha concesso più di 1.000 licenze per il mining di criptovalute. 

Questo è quanto si scopre da una notizia pubblicata recentemente sul Financial Tribune, il primo quotidiano economico iraniano in lingua inglese. 

La conferma proviene da un funzionario della Iran’s ICT Guild Organization, una ONG che rappresenta il settore ICT nel paese, che ha rivelato che le licenze sono state rilasciate dal Ministero dell’Industria, dell’estrazione mineraria e del commercio iraniano. 

Il funzionario, Amir Hossein Saeedi Naeini, ha anche dichiarato: 

“I nostri studi dimostrano che l’industria delle criptovalute ha il potenziale per aggiungere 8,5 miliardi di dollari all’economia… ma le elevate tariffe elettriche e le rigide normative hanno reso il settore meno attraente per i piccoli investitori”. 

L’Iran legalizzò il mining di criptovalute  già nel 2018, e per lungo tempo è stato un luogo attraente per i miner grazie al basso costo dell’energia elettrica: 0,11 $ per chilowattora (kWh). 

Tuttavia durante l’estate i costi sono saliti a 0,46 $ per kWh, rendendo decisamente meno conveniente il mining nel paese mediorientale.

Questo fa sì che, nonostante i mille impianti autorizzati, solo una parte di questi risulterebbe ad oggi realmente utilizzato per minare criptovalute. 

Da notare però che il consumo di energia elettrica per il mining, in un paese ricco di petrolio come l’Iran, è in parte sovvenzionato dallo Stato, con uno sconto del 20% garantito ai miner. 

La cosa curiosa però è che lo Stato iraniano non vede di buon occhio l’utilizzo delle criptovalute, tanto da non averle ancora riconosciute come mezzo di pagamento. Inoltre il mining ha causato un aumento del 7% del consumo di energia elettrica nel paese, tanto che ne è stata vietata l’attività durante le ore di punta di consumo energetico, e viene applicata una tariffa doppia nei mesi di maggior consumo di elettricità, in estate. 

Il fatto che da un lato ne riconosca il valore, mentre dall’altro ne voglia limitare l’utilizzo, sembra suggerire che la decisione di limitarne l’utilizzo sia più politica che tecnica, e quindi potrebbe anche essere destinata ad essere abbandonata.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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