JP Morgan Chase & Co avrebbe intenzione di continuare a lavorare con la blockchain Quorum ma di integrarla e migliorarla insieme alla startup ConsenSys, società americana che usa Ethereum.
L’annuncio formale potrebbe avvenire nei prossimi 6 mesi, dicono fonti informate sui fatti citate dal New York Times, dove per primo è apparsa la notizia.
Con circa 25 persone che ci lavorano, la blockchain Quorum di JPMorgan è una sorta di versione privata della blockchain Ethereum sviluppata dalla stessa banca ed ha come obiettivo quella di essere usata per gestire pagamenti, come per esempio quelli dell’Interbank Information Network, un sistema usato attualmente da oltre 300 istituti finanziari.
Già tempo fa, pare che JP Morgan abbia iniziato a pensare di fare uno spin off di Quorum e di avere una fondazione open source insieme ad altre aziende, quindi l’unione con Consensys potrebbe non sorprendere.
JP Morgan e la blockchain
Nel febbraio del 2019, tra l’altro, JP Morgan annunciò il progetto per una crypto chiamata JPM Coin da utilizzare per i pagamenti internazionali, per i servizi di tesoreria e per le transazioni dei titoli azionari, anche se nel frattempo la banca – come anche altre – chiude però account che utilizzano le crypto senza dare neanche troppe spiegazioni.
Di recente, JP Morgan ha anche aiutato l’Autorità Monetaria di Singapore (MAS) a lanciare un sistema di pagamenti basato su blockchain come parte del più grande progetto Ubin che ha il fine di esplorare i casi d’uso della tecnologia DLT per la compensazione e il regolamento di pagamenti e titoli.
Ad ogni modo, Consensys è un’azienda fondata nel lontano 2014 e con oltre 900 dipendenti, se è vero quanto si può leggere sulla loro pagina di Wikipedia e quindi con una grande expertise nello sviluppo su Ethereum e un team gigantesco.
Non è però chiaro, dalle fonti attuali, come avverrà l’unione delle due tecnologie e/o delle due aziende e pare che nessuno sia ancora pronto a dare delucidazioni e conferme sull’argomento.