HomeCriptovaluteEthereumEthereum: perché i primi 100 token holder stanno accumulando

Ethereum: perché i primi 100 token holder stanno accumulando

I 100 token holder più ricchi di Ethereum stanno svelando un sentimento positivo nei confronti del mercato che sta via via sviluppandosi in queste settimane.

Se n’è accorto il team di Santiment, azienda che si occupa di elaborazione dati.

Come si evince dal grafico, siamo ai massimi livelli di accumulo del 2020. Mai così alta la percentuale di ETH in mano alle balene di Ethereum dal primo gennaio.

Si può notare anche come novembre e dicembre 2019 siano stati mesi in cui questi indirizzi furono sovraesposti rispetto ai precedenti. 

La scala del grafico degli holder però non deve tradire: si tratta di percentuali che oscillano tra il 24 e il 26%, ben poca cosa rispetto alla volatilità  che abitualmente siamo abituati a vedere.

L’energia che spinge verso l’alto la percentuale è certamente segnale bullish. Fino ad oggi si è osservata una correlazione tra l’aumento di questo dato e una successiva crescita del prezzo.

Il comportamento dei grandi detentori di criptovaluta rimane un indicatore da tenere in considerazione. Ciò che sta influenzando il loro comportamento è legato ai fondamentali che, in questa fase, spingono la narrativa di Ethereum:

  • Le novità che stiamo osservando su Ethereum, riassunte recentemente con lucidità in un’intervista di Vitalik Buterin, stanno iniziando ad attrarre interesse.
  • L’annuncio del protocollo Baseline che permetterà di accompagnare il mondo  Enterprises sulla mainnet di ETH è un segnale forte verso l’adozione di questa tecnologia.

Possiamo osservarlo anche dagli andamenti su Twitter, social noto per essere molto utilizzato per misurare il sentiment collegato al mondo della blockchain.

Il grafico non mente: si parla sempre più spesso di Ethereum, grazie ai nuovi risultati in campo DeFi e al grande interesse degli sviluppatori.

Un altro indicatore in forte crescita del quale è importante dare un accenno è quello che viene definito come Mean Dollar Invested Age.

In questo indicatore l’età si riferisce alla quantità di tempo in cui una criptovaluta rimane su un determinato indirizzo. La media dell’età collegata a tutti gli indirizzi presi in considerazione forma il Mean Dollar Invested Age.

Storicamente, come possiamo osservare per l’andamento di lungo periodo di Bitcoin, in fase di crescita del Mean Dollar Invested Age si verifica un accumulo con prezzo in lateralizzazione o modesta crescita. 

Ad ogni suo brusco calo si verifica un movimento di forte crescita che preannuncia un crollo da cui parte un nuovo ciclo.

Ethereum è certamente in una fase positiva. 

Il mondo delle Decentralized Finance è sempre più ampio e complesso. 

Lorenzo Dalvit
Lorenzo Dalvit
Educatore appassionato di Blockchain, esperto di vendite e marketing, social community manager, direttore artistico, musicista, amante dei paradigmi dirompenti e della vita. Le mie competenze riguardano l'interazione e la connessione umana
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