La settimana appena conclusa ha fatto registrare i nuovi massimi storici assoluti dei volumi scambiati su Localbitcoins in Argentina e Giappone.
La cosa stupisce non poco, sia perché nel corso della settimana il prezzo di bitcoin è sceso, rivelando la debolezza della domanda a livello globale, sia perché lo Yen in questi giorni appare molto forte, soprattutto nei confronti del dollaro americano.
Se da un lato è vero che il record assoluto appena registrato su Localbitcoins in Giappone riguardi volumi molto contenuti, meno di 10 milioni di Yen che corrispondono solamente a 10 BTC (meno di 80.000 $), dall’altro però è anche vero che ha quasi doppiato il precedente record di circa 5,6 milioni di Yen di ottobre 2018.
È probabile che si tratti di un caso fortuito, anche perché in Giappone spesso su Localbitcoins si verificano fiammate settimanali di questo tipo, visti anche i volumi molto contenuti.
Il record di volumi in Argentina
Il nuovo massimo storico dell’Argentina non è un caso. Il record batte di poco quello precedente, registrato a dicembre dello scorso anno, ma è dovuto probabilmente ad una nuova profonda fase di difficoltà del Peso argentino, dilaniato da una fase svalutazione che ormai prosegue quasi continuativamente da agosto 2019.
Anzi, rispetto ad esempio al dollaro americano, non si ha memoria di un tasso di cambio inferiore in tutta la storia di questa moneta.
Insomma, il Peso argentino sta attraversando la sua più profonda crisi di sempre, pertanto non stupisce che venga venduto su Localbitcoins in cambio di BTC.
Si tratta comunque di cifre abbastanza contenute, visto che il volume di bitcoin scambiati nell’ultima settimana su Localbitcoins in Argentina è di soli 47 BTC, pari a meno di 400.000 $, ma l’Argentina è un Paese con una popolazione che è meno la metà di quella del Giappone, e con una ricchezza pro-capite che è più o meno pari a quella di Bulgaria e Iran.
Tra l’altro i volumi di scambio complessivi su Localbitcoins in tutto il mondo sono ormai relativamente stabili da mesi, ovvero da quando si sono ridotti bruscamente a causa dell’introduzione dell’obbligatorietà del KYC, pertanto i due record massimi appena registrati in Giappone ed Argentina sono effettivamente significativi.
