Anthony Pompliano è tornato ad esprimersi riguardo al prezzo di bitcoin.
In particolare, ha risposto a chi accusa bitcoin di non essere un buon investimento perché in questi giorni il suo prezzo sta calando.
In un primo post se la prende con Peter Schiff, noto denigratore di bitcoin e sostenitore dell’oro, secondo cui BTC è correlato ad asset rischiosi come le azioni e inversamente correlato ad asset sicuri come l’oro.
Schiff sostiene esplicitamente che quando il prezzo degli asset di rischio diminuisce, allora quello di bitcoin scende ancora di più, ma quando il prezzo degli asset di rischio aumenta il prezzo di bitcoin aumenta di meno.
Pompliano risponde quindi così:
“Immagina che Bitcoin abbia sovraperformato l’oro del 20% quest’anno durante tutta questa follia nei mercati e stai ancora sostenendo che le lucenti rocce di dinosauro sono la migliore copertura per il caos”.
Imagine Bitcoin outperforming gold by 20% this year during all this madness in the markets and still claiming that the shiny dinosaur rocks are the best chaos hedge 😂 https://t.co/j64HTRt9hb
— Pomp 🌪 (@APompliano) March 11, 2020
In un altro tweet invece scrive:
“L’S&P 500 è sceso di oltre il 10% nel 2020. Bitcoin è aumentato di oltre il 10% nel 2020. Scommetto che il tuo consulente finanziario ti sta ancora dicendo quanto sono sicure le azioni e quanto rischioso sia il Bitcoin. Mostra loro i dati e chiedi perché non dovresti licenziarli!”
The S&P 500 is down more than 10% in 2020.
Bitcoin is up more than 10% in 2020.
Bet your financial advisor is still telling you how safe equities are and how risky Bitcoin is though.
Show them the data and ask why you shouldn't fire them!
— Pomp 🌪 (@APompliano) March 11, 2020
In effetti, confrontando gli andamenti dei prezzi degli ultimi mesi, non sembra che il trend di bitcoin stia seguendo quello dell’oro o delle azioni.
Ad esempio, da agosto a dicembre 2019 il prezzo di BTC è sceso, mentre quello dell’oro è rimasto sostanzialmente invariato.
Nel primo mese e mezzo del 2020 entrambi i prezzi sono aumentati, con BTC che ha guadagnato in percentuale molto più dell’oro, ma da metà febbraio il prezzo di BTC è risceso, mentre quello dell’oro mediamente ha continuato a salire, seppur di poco.
Confrontando invece il trend del prezzo di BTC con quello dell’indice S&P500 nello stesso periodo, si nota che l’indice delle 500 aziende statunitensi con maggiore capitalizzazione è salito più o meno costantemente da agosto 2019 fino a metà febbraio 2020 per poi letteralmente crollare ad un valore pari a quello di giugno 2019.
Nel medesimo periodo il prezzo di BTC prima è sceso fortemente, poi è risalito in modo deciso e poi è sceso.
Ovvero, sembra serva fondamentalmente un forte senso dell’immaginazione per scorgere in questi movimenti così differenti un qualche tipo di correlazione.
Certo, se si isola un qualche breve periodo, è possibile che vi siano movimenti simili, ma questo potrebbe anche essere dovuto al caso, o al fatto che alcuni specifici eventi siano in grado di condizionare i prezzi anche di asset non correlati tra di loro. Ma sostenere alla luce di questi dati che bitcoin sia correlato con il mercato azionario, ed inversamente correlato all’oro, sembra più uno sforzo di fantasia che non un’analisi razionale della realtà.