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Coronavirus: le conferenze su Bitcoin vanno in realtà virtuale

L’emergenza Coronavirus ha portato al lockdown di diversi paesi europei, come Italia e Francia ma ciò ha dato il via alle conferenze “in realtà virtuale” su Bitcoin, blockchain e non solo.

Infatti, la chiusura di locali pubblici e il divieto di assembramenti hanno di fatto annullato tante conferenze che erano in programma questi giorni. Del resto proprio all’EthCC di Parigi che si è tenuto ai primi di marzo sono stati rilevati casi di contagio da Covid-19. Per fortuna, Internet e la realtà virtuale permettono di sostituire i meetup fisici con quelli online o in VR. 

Un esperimento del genere è stato tenuto da Udi Wertheimer lo scorso 21 marzo. Per partecipare all’incontro “BTCPay Server, not just payment processing” nell’apposita chat Telegram divulgata via twitter erano state fornite tutte le istruzioni: orario di appuntamento, app da scaricare (Altspace VR), e infine, veniva indicato che gli appositi occhiali per la realtà virtuale erano consigliati ma non necessari. 

L’appuntamento era incentrato su BTCPay e i nuovi metodi di pagamento con Bitcoin per i commercianti. Stando ai commenti su twitter, l’iniziativa e la modalità con cui è stata organizzata pare sia stata un successo.

Le conferenze in realtà virtuale e quelle online sembrano la nuova frontiera dei meetup, almeno finché l’emergenza Coronavirus non sarà alle spalle. 

Anche la community di Bitcoin Cash ha dovuto spostarsi sulla realtà virtuale nel caso dei due eventi a Tokyo e Osaka. I due eventi giapponesi infatti sono stati resi disponibili anche in realtà virtuale per coloro che non fossero intenzionati a frequentare il meetup fisico. Gli eventi si sono tenuti la settimana scorsa.

Sarà in VR anche Consensus 2020. Niente convegno in un luogo fisico, tutto si sposta su realtà virtuale e per gli organizzatori (la testata Coindesk) questa non è che un’opportunità per coinvolgere ancora più persone. L’evento si sarebbe dovuto tenere il prossimo 11 maggio a New York. Ma anche gli Stati Uniti sono alle prese con l’emergenza sanitaria che ha portato proprio la Grande Mela ad optare per il lockdown. 

L’emergenza insomma sta cambiando le abitudini sociali di tutti. L’isolamento nel quale molte città e Paesi sono confinati sta dando origine a nuovi modi di incontrarsi, online o in realtà virtuale, ma comunque “virus-free”. 

 

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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