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La blockchain di Telos contro il Covid-19

Nel fine settimana è stata pubblicata una notizia in merito ad una partnership tra la Telos Foundation, dietro allo sviluppo dell’omonima blockchain, e l’azienda GenoBank in merito allo sviluppo di una applicazione open source e che riguarda il Covid-19.

La blockchain in questione, che ricordiamo è una sister chain di EOS e quindi con molte delle caratteristiche della principale ma con alcune modifiche, permetterà con questa nuova app di immagazzinare le informazioni dei test.

Infatti, i prodotti della GenoBank presentano dei codici QR, i quali, scannerizzati, faranno salvare le informazioni dei test sull’account dell’utente.

Una volta scansionato il codice e mandato il test in laboratorio per il controllo, lo stesso laboratorio caricherà i risultati sulla blockchain di Telos e l’utente, in maniera del tutto autonoma, potrà controllare ed incrociare i dati con quelli in suo possesso, quindi senza che venga lesa la privacy o la possibilità che terze parti possano risalire al nome di una persona in particolare.

La blockchain può fornire soluzioni tempestive e veloci che il governo non è invece in grado di fornire, come ha sottolineato Douglas Horn:

“Questo progetto è un esempio straordinario di come gli individui di tutto il mondo possono riunirsi per ampliare gli strumenti di cui disponiamo per affrontare i problemi globali. Vedremo sempre più spesso team di riferimento come questo fornire rapidamente soluzioni che i governi non sono in grado di fornire. Abbiamo sviluppato Telos proprio per consentire questo tipo di interazione peer-to-peer. È gratificante vedere un certo numero di sviluppatori di Telos riunirsi e contribuire con il proprio codice e la propria esperienza a sostegno della tecnologia e della logistica che Genobank mette a disposizione. Le sinergie sono enormi e sono orgoglioso di ogni collaboratore di Agerona”.

Per il CEO di GenoBank, Daniel Uribe, è qualcosa di incredibile come si possa combinare privacy e blockchain per i test riguardo al Covid-19.

“Siamo onorati di entrare a far parte di questo fantastico team guidato dalla Fondazione Telos e puntiamo a contribuire condividendo la nostra esperienza nel campo della genomica, delle leggi sulla privacy e dei data wallet decentralizzati per il DNA al fine di ottenere una piattaforma di conservazione della privacy ottimale e un test kit anonimo per COVID-19 utilizzando la rete Telos. Le persone hanno il diritto di sapere se hanno il coronavirus senza dover violare la propria privacy”.

Il tutto, sia l’app Agerona che i kit per il test per capire se si è positivi al Coronavirus, saranno disponibili a breve, anche se limitati solo al territorio statunitensi, ma tutti gli sviluppatori sono stati invitati a dare una mano a dare una mano.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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