Bitcoin, secondo il whitepaper, è cash peer to peer, ed Ethereum come la blockchain degli smart contract, ma questo patto pare sia stato infranto.
Tutto nasce da un semplice tweet in cui Vitalik Buterin si riferisce ad una cena pagata in ETH, la crypto nativa su cui si basa Ethereum.
I used ETH to pay for dinner in a restaurant a month ago (one of my last meals before that sort of thing stopped being cool).
— vitalik.eth (@VitalikButerin) March 31, 2020
Il commento è stato ispirato da un’affermazione forte di Ryan Sean Adams, founder di Mythos Capital che punzecchia i massimalisti di Bitcoin sempre pronti a criticare Ethereum per la sua presunta inutilità, mentre lui riesce a sfruttarne il potenziale inviando una stablecoin con un sottostante in criptovaluta attraverso una transazione privata peer to peer.
Ryan non è l’unico a fare di una “Bankless society” una missione imprenditoriale.
Trovare alternative al sistema finanziario tradizionale dopo il Covid19 sembra essere un tema molto più urgente di quanto sembrasse.
Non si tratta solo di una serie di botta e risposta sui social: quello che emerge dalla discussione è molto più profondo e meritevole di attenzione.
Se da una parte si manifesta la volontà di Buterin di far comprendere come anche ETH possa essere utilizzato come mezzo di scambio alternativo alle FIAT, dall’altra si palesa la concorrenza con la blockchain di Bitcoin che da sempre ha fatto del concetto monetario la sua più grande vocazione.
Ciò che ha sempre tenuto la distanza tra i due progetti è stata una forma di accordo informale sulla narrativa, la quale ha sempre visto Ethereum come piattaforma per gli smart contract, come computer distribuito, come base per applicazioni decentralizzate, mentre Bitcoin più come un sistema monetario decentralizzato.
Questa narrativa vede ETH come una forma di propellente per la computazione, una crypto capace di far eseguire il codice, mentre BTC come vera e propria moneta digitale globale.
Ne è testimonianza un’immagine storica.
Qualcosa è cambiato su Bitcoin
Di fronte alle accuse di tradimento Vitalik si difende osservando che prima di essere oro digitale Bitcoin è stato Peer to Peer Electronic Cash, motivo per il quale egli stesso se ne appassionò.
I joined bitcoin land in 2011 and back then I remember a clear vibe that bitcoin was p2p cash first and gold second. pic.twitter.com/jSdkXPwSiE
— vitalik.eth (@VitalikButerin) April 1, 2020
Quello che viene enfatizzato da Buterin è che c’è stato un cambio di direzione negli sviluppi di Bitcoin, egli stesso sottolinea che tale cambio non è piaciuto a molti attori importanti della comunità.
Ciò nonostante, afferma il fondatore di Ethereum, ci sono altre blockchain che interpretano i valori rappresentati dal white paper originario.
Si scioglie il patto tra Bitcoin e Ethereum
Si sta palesando una situazione abbastanza paradossale. Quello che non doveva essere un progetto concorrente, ma un sistema complementare, sta iniziando a confondere i ruoli.
Non sarà solo qualche punto di inflazione programmata a determinare la percezione del mercato sul valore di una blockchain.
La governance, la tecnologia e i principi sull’evoluzione del protocollo, saranno molto più importanti.
Attraverso le DeFi Ethereum sta sviluppando un sistema finanziario che potrebbe produrre qualcosa di molto interessate anche sul fronte dei pagamenti.
Attraverso gli sviluppi di sistemi come pTokens e i Wrapped coin, anche BTC sta entrando a fare parte dell’ecosistema Ethereum come sottostante.
Quanto tempo passerà prima che ETH non venga percepito come uno store of value dal mercato o per lo meno “petrolio” nella corsa alla nuova mobilità virtuale della finanza?
Forse non succederà mai, ma sembra che la vocazione di oro digitale di Bitcoin ne stia limitando molto gli sviluppi, ciò non significa che non si possa dare un grande valore alla sua grande resilienza e altissima propensione alla sicurezza.
Resta il fatto che stiamo parlando di tecnologia, fiducia ed economia, le tre cose vanno insieme, in tempi come i nostri non possiamo fare a meno di nessuna delle tre.