IOTA Foundation ha annunciato di aver semplificato alcuni nomi dei suoi prodotti, così come richiesto dalla loro community:
Aiming for Simple – we listened to the feedback from the #IOTAcommunity & our partners to simplify our product names. We're thrilled to introduce the first new names: #IOTAStreams, #IOTAAccess and #IOTASmartContracts. Read about it at https://t.co/SBGD33s5JT#IOTA
— IOTA (@iota) April 2, 2020
Da come si evince dal post lo scopo è quello di rendere tutto più semplice e identificare i vari prodotti con nomi più appropriati rispetto a come sono stati concepiti all’inizio del progetto.
D’ora in avanti si manterranno e si useranno questi nuovi nomi cercando di rispecchiare anche le nomea tradizionali per strumenti dalle funzionalità note come nel caso di un prodotto simile ad un wallet.
I primi prodotti che sono stati rinominati sono:
- IOTA Streams, che precedentemente era conosciuto con il nome di MAM (Masked Authenticate Messaging), protocollo dedicato per la trasmissione dei dati sul layer 2;
- IOTA Smart Contracts, parte del sottodominio del progetto Qubic, che si occupa dell’aspetto degli smart contract ed è una delle parti più importanti per IOTA;
- IOTA Access, un framework più leggero e flessibile e con un linguaggio fortemente incentrato sui settaggi delle risorse rendendo affidabile l’interazione uomo macchina.
Altro aspetto che verrà aggiornato successivamente saranno le librerie e le API.
A giudicare dai nomi scelti possiamo parlare proprio di una lenta metamorfosi tecnologica: i nuovi nodi Hornet e Bee, insieme all’upgrade del protocollo Chrysalis promettono un significativo passaggio di cambiamento nell’utilità del network di IOTA.
Infine ricordiamo quanto è accaduto con IOTA, con lo stop dell’intera rete per alcuni problemi con la gestione di un wallet, che solo a metà marzo è stato possibile risolvere e riavviare l’intera rete.
Ciò ha di fatto bloccato tutti e tutto nella speranza di risolvere nel minor tempo possibile qualcosa di veramente grave.