Il team di Ripple ha reso noto di aver donato 5 milioni di dollari per aiutare la comunità della Bay Arena colpita dai danni causati dal Coronavirus.
Thank you to everyone on the front lines helping our communities get through this crisis.
We are donating $5M to Bay Area organizations @SFMFoodBank @2ndharvest @Samaritan_House @LoavesFishesSJ and @ACCFB.
Find links to donate and learn more here: https://t.co/nAtp03J2wu
— Ripple (@Ripple) April 16, 2020
Il comunicato è molto chiaro e dimostra come l’attenzione per questa pandemia non è presa minimamente sottogamba, soprattutto adesso che si sta espandendo in tutto il mondo.
Per questo Ripple ha deciso di fare una donazione per aiutare le persone che non riescono a comprare mascherine ed altri aiuti medici, difficili da reperire, o con prezzi proibitivi, e che stanno permettendo gli affari del mercato nero.
Per fare questo, Ripple, grazie al suo ramo Ripple for Good, che sostiene diverse iniziative sociali, educative e sanitarie, ha donato 5 milioni di dollari, suddivisi in 5 fondi da 1 milione ciascuno per le aziende che operano nel settore del food.
- Alameda County Community Food Bank: ogni dollaro donato fornisce due pasti a famiglie e individui vulnerabili nella Contea di Alameda.
- Loaves & Fishes Family Kitchen: fin dall’inizio, Loaves & Fishes ha fornito oltre 6,5 milioni di pasti a persone e famiglie a basso reddito e svantaggiate.
- Samaritan House: Samaritan House sta conducendo la lotta contro la povertà nella Contea di San Mateo fornendo servizi essenziali e supporto personalizzato.
- San Francisco-Marin Food Bank: il Banco Alimentare serve 32.000 famiglie alla settimana a San Francisco e Marin e questo numero è già cresciuto di un terzo nelle ultime settimane.
- Second Harvest of Silicon Valley: Second Harvest fornisce cibo a più di un quarto di milione di persone nelle contee di Santa Clara e San Mateo ogni mese.
Infatti, anche se stiamo parlando di una zona molto attiva in fatto di tecnologia, 1 persona su 5 ha solo 400 dollari come riserva, quindi si tratta di uno spaccato economico inimmaginabile e che senza un intervento esterno non potrebbe sopravvivere.
La zona è così colpita che è stato necessario chiamare all’appello anche Google che ha donato 1 milione, mentre Sundar Pichai, CEO di Google, ha donato un altro milione e Apple 15 milioni di dollari, garantendo anche alte protezioni per i suoi dipendenti.
A livello globale, da quando è partita l’emergenza, il settore della blockchain ha risposto per aiutare la popolazione e si è dimostrato molto resiliente all’accaduto, pensiamo al fondo di Binance o all’iniziativa del founder di Twitter Jack Dorsey che ha donato 1 miliardo di dollari ed addirittura all’hackathon per supportare i medici nell’affrontare questa situazione.