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Algorand entra nel mondo del gaming

Algorand ha comunicato che la sua blockchain è stata scelta da Rhovit, azienda che opera nel settore del gaming e che permette ai creator di monetizzare i contenuti con le crypto.

Nello specifico, la piattaforma utilizza il token nativo Rbit come metodo di pagamento per i vari creator che così possono vendere i loro prodotti e giochi sempre all’interno della piattaforma.

Il token era stato creato sfruttando la blockchain di NEM, ma pare che si sia rivelata poco efficiente e così il team ha deciso di passare a quella di Algorand così da permettere ai loro utenti anche di ricevere in maniera passiva i ritorni con l’interazione dei vari prodotti, come ha detto il CEO di Rhovit, Matt McCullough:

“Siamo impegnati a scalare RHOVIT il più rapidamente possibile. In questo momento il mondo sta affrontando difficoltà economiche, ma uno dei pochi punti luminosi è stato lo streaming dei contenuti. Offriamo una soluzione che permette agli spettatori di ottenere un reddito passivo mentre si godono i contenuti e Algorand ci aiuterà a realizzare questa promessa oggi e in futuro”.

Inoltre, grazie al supporto di Algorand, verrà creata un’estensione per il gaming chiamata Rhoam. In questo modo ALGO entra di fatto in un settore molto proficuo e in cui sempre più progetti e sviluppatori stanno entrando.

Il team di Algorand è entusiasta di fornire la tecnologia necessaria per far scalare il progetto. Ha spiegato il COO d Algorand, W. Sean Ford:

“In Algorand, forniamo tecnologia scalabile, sicura e decentralizzata alle organizzazioni che costruiscono nuovi e inclusivi modelli economici nei loro settori. Siamo entusiasti che RHOVIT stia adottando un nuovo approccio al gaming e stia usando Algorand per scalare il proprio business”.

Algorand da poco è stata scelta anche in Italia per portare l’arte su blockchain con il progetto Italian Wonders che ha creato dei token NFT (Non Fungible Asset) collegati a diverse opere d’arte e monumenti del Bel Paese, a dimostrazione che anche nel settore artistico c’è molto fermento e Algorand va bene anche per tokenizzare beni e servizi.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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