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Zoom acquisisce Keybase per aumentare la sicurezza

Ieri la famosa azienda di servizi di teleconferenza Zoom ha ufficialmente comunicato di aver acquisito Keybase, piattaforma di file sharing e di messaggistica nota per la sua sicurezza.  

Una delle critiche che fu mossa a Zoom dalla sua fondazione fu proprio nei confronti della sicurezza, in quanto esisteva inizialmente la possibilità di rivedere e recuperare le passate videoconferenze. Questo costrinse l’azienda ad aggiornarsi e a integrare un servizio di criptazione così da rendere più sicura la trasmissione dei dati.

Tra l’altro, proprio a fine aprile Zoom era stata hackerata. 

Anche se la piattaforma per il momento è centralizzata, forse questa acquisizione permetterà di portare la sua sicurezza a livelli superiori integrando il team di Keybase nel proprio. 

Il CEO di Zoom, Eric S. Yuan, ha ricordato che ci sono diverse piattaforme che offrono una comunicazione criptata end-to-end, ma che solo Keybase offre un livello veramente profondo di conoscenza del tema. 

“Il primo passo è mettere insieme il team ideale. Keybase aggiunge a Zoom una profonda competenza in materia di crittografia e sicurezza, e siamo entusiasti di dare il benvenuto a Max e al suo team. Il coinvolgimento di un gruppo coeso di ingegneri della sicurezza come questo fa avanzare in modo significativo il nostro piano di 90 giorni per rafforzare il nostro impegno per la sicurezza”.

Da notare come il team di Keybase sia dedito alla sicurezza e alla privacy, come ha sottolineato il co-fondatore di Keybase, Max Krohn

“Keybase ha il piacere di unirsi al Team Zoom! Il nostro team è appassionato di sicurezza e privacy, ed è un onore poter portare la nostra esperienza di crittografia su una piattaforma utilizzata da centinaia di milioni di utenti al giorno”.

Tutti i dettagli sul come verrà sviluppata la nuova sicurezza all’interno di Zoom saranno rilasciati dopo il 22 maggio così da avere anche un feedback da parte degli utenti e migliorarla ulteriormente.

Questo rappresenta sicuramente un successo da parte di Keybase che purtroppo è anche famosa per aver fallito nella gestione dell’airdrop della crypto Stellar (XLM) che avrebbe dovuto distribuire ben 2 miliardi di XLM.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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