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QuadrigaCX bollata come scam

QuadrigaCX era uno scam: questa è la conclusione a cui è arrivata l’Ontario Securities Commission (OSC) nei confronti dell’exchange canadese, a seguito della presunta morte del fondatore, Gerald Cotten.

Per chi non ricordasse gli avvenimenti dell’anno scorso, parliamo di un caso su cui ci si potrebbe davvero fare un film: infatti il fondatore dell’exchange era risultato disperso per diverso tempo per poi essere dichiarato morto in India, Paese in cui si era recato pochi mesi prima per curare una presunta malattia.

Solo Cotten deteneva le chiavi private dei vari cold wallet e quindi fu impossibile procedere alla movimentazione dei fondi dopo la sua morte. In quel periodo gli utenti che accedevano alla piattaforma potevano solo vedere una schermata di una programmazione straordinaria della manutenzione dei server.

La verità è poi venuta a galla: non solo i fondi dei clienti non erano al sicuro, ma questi venivano usati a piacimento dal fondatore per fare delle operazioni alquanto dubbie.

I fondi, infatti, si è scoperto fossero su altri exchange, facendo sorgere il dubbio sul fatto che effettivamente erano stati persi oppure erano stati sapientemente spostati prima della messa in scena della morte del fondatore.

Proseguendo nell’analisi dei movimenti fatti dal fondatore si è poi scoperto anche che per coprire le perdite utilizzava i fondi di altri clienti: servivano per poter ripagare altri utenti e quindi far credere che la piattaforma non avesse problemi.

L’exchange ha dichiarato poi la bancarotta con una perdita di oltre 190 milioni di dollari con spese processuali di poco meno 2 milioni di dollari.

Di tutto ciò sono stati recuperati appena 25 milioni di dollari che serviranno a risarcire gli oltre 70mila utenti, vittime di un raggiro messo in piedi da una persona senza scrupoli che è ricorso anche ad inscenare la propria morte.

Il report dell’Ontario Securities Commission (OSC) conclude che questo caso servirà come monito per tutti coloro che utilizzano le crypto e le varie piattaforme di exchange, specialmente quelle centralizzate, in cui i fondi sono nelle mani di poche persone.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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