Il CEO di Tron, Justin Sun, ha twittato in merito al progetto Oikos (OKS) dicendo di prestare molta attenzione ad esso dato che, oltre ad essere nelle fasi iniziali, il suo smart contract non ha effettuato un audit.
📢(1/3) About #Defi project in #TRON community called OKS. After a complete research, it was found out that the project was developed by community, and has nothing to do with #TRON and Justin Sun.
— H.E. Justin Sun 孙宇晨 (@justinsuntron) July 2, 2020
Cos’è Oikos?
La piattaforma di Oikos, che si può iscrivere nel settore della finanza decentralizzata (DeFi), si incentra sulla creazione di asset sintetici collateralizzati con Tron (TRX) quindi, per fare un paragone, lo possiamo assimilare alla piattaforma di Synthetix (SNX).
Infatti, la somiglianza con Synthetix è alta, facendo venire a molti il sospetto di aver semplicemente clonato il tutto ma cambiando nome e blockchain.
Inoltre, lo stesso Justin Sun ha ricordato come il token non ha nessuna relazione con l’exchange di Poloniex, dedito proprio alle IEO (Initial Exchange Offering).
Il token, infatti, anche se non è listato sull’exchange di riferimento per l’ecosistema di Tron, lo si può ottenere scambiando TRX dalla piattaforma di Oikos. 1 OKS viene attualmente scambiato per 5,5 TRX.
Insomma, chi possiede questo token lo può scambiare solo tramite la stessa piattaforma ed il relativo smart contract, che come detto, non ha subito un audit, quindi è lecito pensare che fino a quando non ci sia almeno un documento che certifica la sicurezza della piattaforma è meglio essere cauti.
Inoltre, prima di poter interagire con questo smart contract bisogna sbloccarlo e per farlo bisogna consumare l’energia del nostro account. Per avere l’energia sufficiente, bisogna come minimo aver messo in “freeze” 1000 TRX.
Ad ogni modo, attualmente la community di Telegram di Oikos pare abbia 36mila utenti, che stanno accusando Justin Sun di creare scompiglio, accuse che troviamo anche sotto ai commenti del tweet di Sun. Gli utenti infatti puntano il dito contro i token BitTorrent (BTT) e Just (JST) che hanno perso molto valore dal loro lancio.
Come ricordato da Sun, il progetto è ancora nelle fasi iniziali e quindi è prematuro dare dei giudizi però, non avendo tutte le garanzie che potrebbe fornire almeno l’audit dello smart contract, rientra nei progetti ad alto rischio ed è meglio procedere con cautela.