HomeCriptovaluteJustin Sun prende le distanze da Oikos

Justin Sun prende le distanze da Oikos

Il CEO di Tron, Justin Sun, ha twittato in merito al progetto Oikos (OKS) dicendo di prestare molta attenzione ad esso dato che, oltre ad essere nelle fasi iniziali, il suo smart contract non ha effettuato un audit.

Cos’è Oikos?

La piattaforma di Oikos, che si può iscrivere nel settore della finanza decentralizzata (DeFi), si incentra sulla creazione di asset sintetici collateralizzati con Tron (TRX) quindi, per fare un paragone, lo possiamo assimilare alla piattaforma di Synthetix (SNX).

Infatti, la somiglianza con Synthetix è alta, facendo venire a molti il sospetto di aver semplicemente clonato il tutto ma cambiando nome e blockchain.

Inoltre, lo stesso Justin Sun ha ricordato come il token non ha nessuna relazione con l’exchange di Poloniex, dedito proprio alle IEO (Initial Exchange Offering).

Il token, infatti, anche se non è listato sull’exchange di riferimento per l’ecosistema di Tron, lo si può ottenere scambiando TRX dalla piattaforma di Oikos. 1 OKS viene attualmente scambiato per 5,5 TRX.

oks trx

Insomma, chi possiede questo token lo può scambiare solo tramite la stessa piattaforma ed il relativo smart contract, che come detto, non ha subito un audit, quindi è lecito pensare che fino a quando non ci sia almeno un documento che certifica la sicurezza della piattaforma è meglio essere cauti.

Inoltre, prima di poter interagire con questo smart contract bisogna sbloccarlo e per farlo bisogna consumare l’energia del nostro account. Per avere l’energia sufficiente, bisogna come minimo aver messo in “freeze” 1000 TRX.

Ad ogni modo, attualmente la community di Telegram di Oikos pare abbia 36mila utenti, che stanno accusando Justin Sun di creare scompiglio, accuse che troviamo anche sotto ai commenti del tweet di Sun. Gli utenti infatti puntano il dito contro i token BitTorrent (BTT) e Just (JST) che hanno perso molto valore dal loro lancio.

Come ricordato da Sun, il progetto è ancora nelle fasi iniziali e quindi è prematuro dare dei giudizi però, non avendo tutte le garanzie che potrebbe fornire almeno l’audit dello smart contract, rientra nei progetti ad alto rischio ed è meglio procedere con cautela.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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