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Oltre i 10.000 dollari: perché bitcoin sta salendo

Perché il prezzo di bitcoin da qualche giorno a questa parte sta salendo

Fino al 22 luglio era stato stabilmente sotto quota 9.400$ per un mese intero, ma a partire dal 23 luglio ha iniziato a salire. 

Prima è salito, e poi si è stabilizzato per circa tre giorni, attorno a quota 9.500$ o 9.600$, ma ieri, domenica 26 luglio, prima è salito fino a 9.700$ poi con un singolo spike durato pochissimi minuti ha superato i 10.000$ per la prima volta da inizio giugno. 

Successivamente è sceso fino a poco sotto i 9.900$, per poi riprendere a salire nella notte fino a toccare i 10.300$. 

In altre parole il prezzo di bitcoin negli ultimi sette giorni è cresciuto di più del 12%. 

A dire il vero non è solo il prezzo di BTC ad essere salito in questi giorni, perchè anche quello di ETH ha fatto per certi versi un percorso simile, anche se ancora più pronunciato, ed iniziato qualche giorni prima. 

Il 22 luglio ETH valeva circa 240$, ma già il 23 era salito ad oltre 270$. Dopo un breve e contenuto ritracciamento, ha iniziato nuovamente a salire, superando quota 280$ già il giorno successivo. 

Il 25 luglio ha superato anche quota 290$, mentre il 26 era già anche sopra i 300$. Oggi il prezzo di ETH si aggira tra i 320$ ed i 330$, con un guadagno superiore al 30% in meno di una settimana. 

D’altronde il market cap complessivo del settore crypto è salito negli ultimi sette giorni da 270 a quasi 310 miliardi di dollari, ovvero con un incremento di quasi il 15%, mentre la dominance di BTC è scesa da 62% a 60%, per poi risalire al 61%. 

In altri termini, non si tratta di un aumento di valore del solo bitcoin, ma è l’intero settore crypto a crescere in questi giorni. 

Anzi, il fatto che ETH sia cresciuto prima, e di più, di BTC sembra suggerire che le motivazioni di questa crescita siano condivise da diverse criptovalute, e probabilmente non specificatamente legate al solo bitcoin. 

Perché Bitcoin sta salendo secondo gli esperti

Anthony Pompliano su Twitter ha fatto notare due aspetti che potrebbero spiegare la crescita del prezzo di bitcoin. 

Per prima cosa ha rivelato che stanno aumentando sui mercati finanziari le attività di copertura dall’inflazione, perché molti investitori sanno che “non è possibile stampare trilioni di dollari senza alcun impatto sulla valuta”.

Inoltre ha poi anche rincarato la dose dicendo:

“L’oro è già aumentato del 26% nel 2020 e Bitcoin è aumentato del 43%. 

Questo dopo che gli Stati Uniti hanno introdotto circa 2,5 trilioni di dollari di stimoli monetari. 

I repubblicani vogliono introdurne un altro trilione e i democratici ne vogliono 3 trilioni in più. 

Non hanno finito di stampare. Bullish per oro e Bitcoin”. 

Questo potrebbe spiegare l’incremento di valore di bitcoin, ma non quello di ETH o di altre criptovalute. 

Tuttavia anche Jameson Lopp abbraccia l’ipotesi degli stimoli monetari come causa di questo aumento. 

Ci sono però ovviamente altre ipotesi. 

Una di queste prende in esame il fatto che alcuni token, in particolare quelli legati alla DeFi cresciuti molto di valore negli ultimi giorni, da ieri sono in leggero calo. Secondo questa ipotesi gli speculatori che hanno guadagnato bene grazie agli incrementi, a volte poderosi, di questi token negli ultimi giorni, a partire da ieri abbiano monetizzato questi guadagni, reinvestendo parte dei guadagni proprio su bitcoin. 

In effetti la tempistica mostra proprio l’inizio della crescita del prezzo di bitcoin dopo l’inizio del calo ad esempio di Chainlink

Queste due ipotesi differenti però potrebbero anche essere collegate, ovvero la prima potrebbe essere una conseguenza della seconda.

Secondo l’analista finanziario e trader indipendente Federico Izzi, non si tratta di un aumento inaspettato. Il periodo di lateralizzazione durava ormai da quasi tre mesi, con l’indice della volatilità giornaliera sceso recentemente ai minimi da quattro anni. 

Questa, ed altre metriche fondamentali, suggerivano un possibile movimento al rialzo, grazie ai numerosi segnali di forza espressi dalla stessa rete Bitcoin fin da gennaio, se non da dicembre 2019. 

Anzi, già a febbraio il prezzo di BTC aveva raggiunto livelli simili a quelli odierni, poi però era crollato a metà marzo insieme ai mercati finanziari globali a causa di un evento esogeno come la pandemia di coronavirus che ha provocato una crisi di liquidità costringendo di fatto molti possessori di bitcoin a vendere. 

Anche la poderosa crescita della capitalizzazione complessiva delle stablecoin nelle ultime settimane, arrivata ad oltre 12 miliardi di dollari, era un chiaro segnale di direzionalità, e tutto ciò, insieme alla crescita di valore di ETH e dei token DeFi, ha contribuito a riflettersi positivamente anche sul prezzo di Btc tornato sopra i $10400, livelli di febbraio 

Il fatto che anche l’oro stia facendo registrare una significativa crescita di prezzo suggerisce che, come avviene nelle fasi di incertezza finanziaria e di rischi inflativi, gli investitori ricorrono all’utilizzo di strumenti a protezione dei capitali proteggendosi contro la svalutazione che incide sui risparmj. Ruolo che sino a pochi anni fa spettava quasi esclusivamente all’oro fisico e finanziario. Il Btc, più volte definito oro digitale, oggi torna a riallinearsi alla correlazione con il Gold, a conferma che i segnali rialzisti degli ultimi tempi erano motivati.

 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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