La difficulty del mining di Bitcoin è aumentata ancora, raggiungendo un nuovo picco massimo storico: 17,56 T.
L’incremento è scattato oggi, dopo quello del 10 agosto che l’aveva riportata attorno ai 17 T.
La cosa è curiosa, perché con l’halving di maggio che ha dimezzato i premi per i miner, ci si attendeva un calo della potenza di calcolo utilizzata per il mining con conseguente calo della difficulty.
In realtà, questo è avvenuto, ma solamente nel mese successivo all’halving. Infatti, l’11 maggio la difficulty era circa a 16 T, scesa poi fino a 13,7 T il 5 giugno.
Tuttavia, a partire dal 16 giugno ha iniziato nuovamente a risalire, arrivando a sfiorare i 16 T. Anzi, già il 14 luglio aveva toccato un nuovo record storico, a 17,3 T, per poi ridiscendere appena sotto i 17 T.
Questa dinamica è legata in modo diretto a quella dell’hashrate, ovvero la potenza di calcolo complessiva utilizzata da tutti i miner al mondo per minare Bitcoin.
Infatti, anche l’hashrate aveva raggiunto il suo picco massimo il giorno dell’halving, ma poi era sceso del 30% nei giorni successivi.
A partire dal 27 maggio, invece, aveva ripreso a salire, tornano sui massimi storici a metà luglio.
Tutto ciò sta mantenendo decisamente bassa la profittabilità del mining di Bitcoin, scesa ad un minimo di 0,06 dollari al giorno per THash/s proprio a metà luglio e poi risalita a 0,09 di ieri.
In altre parole, pur di minare bitcoin i miner si stanno accontentando di dover sopportare ingenti costi, ed una profittabilità decisamente contenuta.
Va però anche detto che l’incremento odierno potrebbe essere eccessivo, sebbene il block time risulti ancora assolutamente in linea con le attese, tanto che la stima del prossimo aggiustamento prevede una riduzione compresa tra lo 0,4% ed il 13,5% che potrebbe riportarla in una forbice compresa tra 15,1 T e 17,5 T.
Il prezzo di Bitcoin e la difficoltà del mining
In questo scenario ha un ruolo fondamentale anche il prezzo di BTC, perché la profittabilità del mining dipende in modo diretto anche da questo parametro.
Infatti, sebbene il premio per i miner sia sempre lo stesso, visto che viene dimezzato solamente ogni circa 4 anni, questo viene erogato in BTC, e dato che il valore di BTC varia nel tempo, gli incassi dei miner variano di conseguenza.
Pertanto, in caso di ulteriore incremento di valore di BTC potrebbero ulteriormente aumentare anche hashrate e difficulty.